Crosetto rilancia l’emendamento sulle armi: ecco cosa prevede

Crosetto rilancia l’emendamento sulle armi: ecco cosa prevede

«Esisteva un emendamento al decreto infrastrutture, che era un emendamento di trasparenza e informazione superiore rispetto a quello attuale. Sui giornali sono uscite delle interpretazioni totalmente diverse rispetto al senso dell’emendamento: se non lo vogliono rimarremo con le leggi che abbiamo adesso». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine dell’evento “Tecnologia, geopolitica, sicurezza: capire le sfide globali del nostro tempo”, che si è svolto martedì 8 luglio presso il Centro studi americani di Roma.

Dopo lo stop, Crosetto rilancia

Il ministro ha chiarito che l’emendamento verrà ripresentato: «Secondo me – ha affermato – sarebbe necessario, l’unica cosa positiva di quell’emendamento era una maggiore velocizzazione che riguardava il 5% degli acquisti che avevano delle caratteristiche di necessità particolare. Lo introdurremo in un provvedimento che sia più attinente alle cose della Difesa, in modo che possa essere il ministro della Difesa a sostenerlo, a spiegarlo, e non tocchi farlo a quello delle Infrastrutture, che magari non è a conoscenza dei temi per cui è importante farlo».

La proposta di introdurre una corsia preferenziale per l’acquisto di armi

L’emendamento a cui ha fatto riferimento il ministro, e che non è mai stato presentato, è quello che punta a velocizzare gli acquisti di materiale ed equipaggiamento necessari per far fronte alle carenze di capacità difensive dell’Italia attraverso l’approvvigionamento urgente di armi, munizioni e materiale bellico nuovo o aggiuntivo. Secondo questa proposta, i contratti relativi avrebbero una sorta di “corsia preferenziale”, bypassando il controllo della Corte dei Conti, bilanciando però la deroga con la creazione di una commissione speciale della Corte che sarà composta da un magistrato del Consiglio di Stato, da un avvocato dello Stato, da un rappresentante per ciascuna forza armata e da un rappresentante della Direzione nazionale degli armamenti. «Era un emendamento che riguardava alcune tipologie particolari in alcuni momenti di difficoltà particolare e prevedeva un’accelerazione della possibilità di acquisto ed un aumento esponenziale dei controlli, con un’informativa alle Camere, compreso il Copasir – ha sottolineato Crosetto -. Una norma di trasparenza e di coinvolgimento maggiore delle Camere. Non si può vivere in un periodo così difficile affrontando le cose in modo superficiale».

Opere di difesa esonerate da valutazione Via in 30 giorni

È invece stato approvato dalle commissioni della Camera un emendamento al decreto Infrastrutture che prevede la semplificazione in materia di valutazione di impatto ambientale (Via) per i progetti infrastrutturali «con unico obiettivo la difesa nazionale». In particolare, spiega il Mit, si prevedono tempi ridotti a 30 giorni per l’adozione del decreto del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con cui si esonerano dalla Via i progetti di difesa nazionale. Nei giorni scorsi l’idea di inserire il Ponte sullo Stretto tra le opere finanziate con spese per la difesa utili al conteggio Nato aveva fatto ipotizzare un collegamento tra l’emendamento e l’opera, per aggirare i controlli previsti per la sua realizzazione. Il Mit aveva però escluso ogni legame.

Fonte: Il Sole 24 Ore