Cucinelli conferma i target e ribatte alle accuse: «In Russia rispettiamo le regole»

Cucinelli conferma i target e ribatte alle accuse: «In Russia rispettiamo le regole»

Brunello Cucinelli ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con ricavi pari a 1.019,6 milioni di euro, in crescita del 10,8% a cambi correnti sullo stesso periodo del 2024, e dell’11,3% a cambi costanti. Per il gruppo della moda si tratta di «ottimi» risultati che offrono «una visibilità ancora più chiara e una fiducia ancor più solida nel raggiungimento degli obiettivi prefissati per il 2025, con una crescita del fatturato attesa intorno al +10%, sempre accompagnata da profitti sani ed equilibrati» e che consentono di confermare «con rinnovata fiducia> l’attesa di ricavi in crescita «intorno al +10% anche per l’anno 2026»

La replica

Il gruppo risponde poi alle accuse del fondo ribassista Morpheus Reserach, che nei giorni scorsi hanno portato a un forte calo del titolo: Brunello Cucinelli conferma «la presenza di un magazzino ’giusto ed equilibrato’ per la nostra identità di azienda, perfettamente coerente con i fondamentali della nostra offerta di collezione e allineato ai dati storici della nostra Casa di Moda Ready to Wear fin dalla sua quotazione, e di operare nel mercato russo secondo le regole comunitarie». A proposito della Russia il gruppo precisa che «il peso di questo mercato risulta pari all’1,4% al 30 settembre 2025 rispetto al 2,7% al 30 settembre 2024 (2,4% la relativa incidenza al 31 dicembre 2024)».

«Lo short selling fa parte delle regole»

«È terminata la settimana della moda femminile a Milano: la nostra collezione ha ricevuto giudizi estremamente positivi per stile, artigianalità, qualità ed esclusività, e di questo siamo chiaramente molto soddisfatti» ha affermato Brunello Cucinelli, presidente esecutivo e direttore creativo della casa di moda, nella nota sui risultati al 30 settembre. «Certo, se in questa settimana non fossero intervenuti fatti che abbiamo definito ’attività di short selling’ nei riguardi della nostra casa di moda, sarebbe stato preferibile, e un poco meno impegnativo tanto per me che per i due ceo e l’Investor Relator; ma quanto è avvenuto fa parte dell’essere quotati in borsa e delle sue regole», ha affermato.

Fonte: Il Sole 24 Ore