Cultura al digitale: 4,5 milioni di euro per progetti di ricerca

Cultura al digitale: 4,5 milioni di euro per progetti di ricerca

È stato pubblicato dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali del MiC un avviso rivolto ad Atenei e Dipartimenti universitari, statali e non statali, per l’attivazione di progetti di ricerca nell’ambito dei cantieri di digitalizzazione del patrimonio culturale. La manifestazione di interesse, con una dotazione complessiva di 4,5 milioni di euro, rientra tra le azioni del programma Dicolab – Cultura al Digitale, finanziato nell’ambito del PNRR Cultura 4.0, investimento 1.1 “Piattaforme e strategie digitali per l’accesso al patrimonio culturale”, sub-investimento 1.1.6 “Formazione e miglioramento delle competenze digitali”, co-gestito con la Digital Library del MiC.
I progetti di ricerca sono destinati a giovani laureati, selezionati dalle università, con età inferiore ai 36 anni alla data di scadenza dei bandi, in possesso di una laurea magistrale appartenente alle classi riportate nell’Avviso, che includono ambiti umanistici, economici, scientifici e informatici. Ogni borsa di ricerca prevede un contributo mensile di 1.750 euro per il ricercatore e un rimborso mensile di 768 euro per l’università, fino a un massimo rispettivamente di 15.750 euro e 6.912 euro per progetti della durata di nove mesi (la durata minima prevista è di sei mesi).

Le manifestazioni d’interesse

La Scuola ha preliminarmente raccolto le manifestazioni di interesse da parte degli istituti e dei luoghi della cultura coinvolti nei cantieri digitali, disponibili a ospitare un massimo di sei giovani ricercatori ciascuno. Gli istituti aderenti sono 213, dislocati in quasi tutte le regioni italiane, e coinvolti in operazioni di digitalizzazione di beni cartacei, quali quotidiani storici, mappe, stampe, disegni, microfilm di documenti archivistici e bibliografici, beni catastali, fotografici, museali e numismatici. I progetti presentati dagli enti sono molto eterogenei e spaziano dalla valorizzazione del patrimonio culturale digitalizzato – attraverso lo studio e la progettazione di prodotti culturali per la comunicazione digitale, come nel caso del Museo Archeologico di Vulci e del Castello dell’Abbadia – fino alla realizzazione di un software per la consultazione e la ricerca, destinato a diversi target di pubblico, promosso dal Sistema Bibliotecario dell’Ateneo di Rende (provincia di Cosenza). Le domande potranno essere inviate dalle ore 10 del 28 maggio fino alle ore 15 del 9 giugno 2025, tramite la piattaforma messa a disposizione dalla Scuola.

La strategia della Scuola

“Investiamo nella ricerca applicata ai cantieri della digitalizzazione del patrimonio culturale – spiega Onofrio Cutaia, Commissario straordinario della Scuola – e condividiamo con il Ministero della Cultura l’impegno ad accompagnare la trasformazione digitale del settore, attraverso questa iniziativa di Dicolab. Si tratta di un’opportunità concreta per costruire ponti tra università e istituzioni culturali, valorizzando le competenze delle nuove generazioni e sostenendo, con spirito d’innovazione e metodo, la trasformazione digitale del settore culturale italiano.”

Fonte: Il Sole 24 Ore