Da Airbnb circa il 10% dell’imposta di soggiorno

Da Airbnb circa il 10% dell’imposta di soggiorno

Nel 2024 circa il 10% della tassa di soggiorno è stato versato dagli ospiti Airbnb. Lo scorso anno la piattaforma ha raccolto e versato all’erario quasi 100 milioni di euro di imposta per conto dei propri host mentre con la tassa sono stati complessivamente incassati, secondo le rilevazioni di Jfc, 1.024 milioni di euro.

«Questo traguardo conferma l’impegno costante della piattaforma per la compliance e a sostegno dei comuni italiani, garantendo un gettito cruciale in un periodo in cui i bilanci degli enti locali sono sotto pressione – commenta Matteo Sarzana, Country Manager di Airbnb per l’Italia -. La raccolta e il versamento di queste risorse rafforzano il ruolo di Airbnb come partner affidabile per i comuni, assicurando che città e borghi italiani – dai grandi centri urbani alle “gemme” rurali meno conosciute – possano beneficiare degli effetti positivi del turismo».

Dalle aree urbane alle località costiere fino a quelle alpine, gli host di Airbnb svolgono un ruolo fondamentale nel distribuire i flussi turistici oltre le mete tradizionali. Nel 2024, la metà delle notti prenotate in Italia dagli italiani su Airbnb ha avuto come destinazione aree rurali, contribuendo a portare nuove opportunità e ricavi ai piccoli borghi e alle zone meno conosciute. Via alternativa all’overtourism e per rivitalizzare i borghi e i territori a rischio desertificazione. Il gettito generato da queste prenotazioni sostiene le amministrazioni locali nel finanziare servizi essenziali e progetti di sviluppo, garantendo che i benefici economici del turismo raggiungano comunità di ogni dimensione. Con un numero crescente di viaggiatori “alle prime armi” che scoprono il fascino autentico delle regioni italiane, il sistema semplificato di raccolta delle imposte su Airbnb contribuisce a diffondere l’impatto positivo del turismo, sia per gli host sia per i territori che chiamano “casa”.

«Crediamo che le possibilità di sostenere i territori sarebbero ancora maggiori se l’attuale sistema di raccolta della tassa di soggiorno venisse ulteriormente semplificato – osserva Sarzana -. Per questo siamo pronti e disponibili a collaborare con un numero sempre più ampio di amministrazioni in tutta Italia per raccogliere e versare questa tassa fondamentale, contribuendo a fare in modo che ogni comunità possa contare sugli effetti positivi di un turismo sostenibile».

Fonte: Il Sole 24 Ore