Da Copilot alla sicurezza agentica, tutte le novità di Microsoft Ignite

Da Copilot alla sicurezza agentica, tutte le novità di Microsoft Ignite

L’edizione 2025 della Microsoft Ignite, l’evento internazionale che ogni anno raduna migliaia di addetti ai lavori della comunità tecnologica per parlare di trasformazione digitale, è considerata da molti un momento importante, se non cruciale, nella strategia dell’azienda di Redmond per consolidare l’intelligenza artificiale come cuore pulsante dell’intero suo ecosistema. Gli interventi attesi dal palco del Moscone Center di San Francisco dal 18 al 21 novembre avranno come interlocutore privilegiato quelle che Microsoft chiama “Frontier Firm”, ovvero sia imprese che vogliono andare oltre il semplice uso di strumenti AI per creare una nuova architettura aziendale intelligente e che vogliono governare l’innovazione trainata dagli algoritmi e dai modelli LLM mettendo al centro responsabilità, controllo e sicurezza. Il mantra della società guidata da Satya Nadella per quanto riguarda il ruolo della Gen AI è noto e ruota intorno a una visione end-to-end: non si tratta più solo di integrare Copilot nei singoli prodotti, ma di far dialogare agenti intelligenti, applicazioni e dati in una piattaforma resiliente e totalmente votata alla produttività e alla collaborazione.

Agenti AI al servizio delle “imprese di frontiera”

Copilot, nella strategia di Microsoft, si conferma come il perno centrale della trasformazione in chiave AI dell’azienda (lo utilizza attualmente oltre il 90% delle aziende Fortune 500) e non più solo un supporto in veste di assistente conversazionale. La sua nuova “dimensione” è quella di un insieme di agenti intelligenti in grado di operare in autonomia, costruiti, come precisano da Microsoft, specificamente per alimentare il modello “Frontier Firm”, modello a cui è dedicata un’iniziativa lanciata in collaborazione con il Digital Data Design Institute di Harvard per fornire ai manager delle grandi multinazionali le competenze necessarie per trasformare le loro organizzazioni in “imprese di frontiera”. La traduzione concreta di questa strategia si articola su più livelli. Copilot Studio, per esempio, diventa il laboratorio principale in cui le aziende possono modellare i propri agenti senza la necessità di competenze in stile data scientist: grazie a strumenti low-code o no-code, infatti, è possibile costruire assistenti a cui affidare processi operativi a livello di customer service, questioni legali o report finanziari. Tutti gli agenti sono ovviamente interconnessi fra di loro in una logica orchestrativa multi-agente, che ne permette la collaborazione su compiti complessi e la registrazione di ogni interazione e decisione per garantirne la totale tracciabilità. Un altro pilastro dell’evoluzione di Copilot riguarda la sicurezza: ogni agente dispone di un’identità sicura e opera con credenziali a breve durata, riducendo il rischio di compromissione. Non meno rilevante è il salto in avanti che Microsoft promette alle aziende alla voce produttività. Copilot, in tal senso, diventa un protagonista attivo nei flussi di lavoro quotidiani perché può sintetizzare testi, pianificare attività, generare documenti ed eseguire task ripetitivi su più sistemi. E tutto questo è orchestrato in modo sicuro rispetto a una logica di ecosistema di agenti intelligenti che ridefinisce il concetto stesso di automazione con l’intelligenza artificiale.

Gli annunci per Microsoft 365 Copilot: arriva Work IQ

Ogni azienda – ha sottolineato in una nota Jared Spataro, Chief Marketing Officer AI at Work di Microsoft – è in viaggio per diventare una realtà di frontiera guidata dagli esseri umani e operata da agenti e in questo percorso di trasformazione stanno ridefinendo il modo in cui lavorano, potenziando ogni dipendente con un assistente intelligente e reinventando i processi aziendali tramite l’ausilio di questi agenti. Nel corso di Ignite 2025 verranno annunciate diverse nuove funzionalità di Microsoft 365 Copilot pensate per aiutare ogni azienda a diventare una “Frontier Firm” e le principali sono Work IQ, la disponibilità di Agent Mode nelle app di Office e Agent 365. Il primo, come lo definisce Spataro, è il livello di intelligenza che consente a Copilot di conoscere a fondo l’utente, il suo lavoro e la sua azienda a fondo: nello specifico stiamo parlando di tutte le informazioni presenti in e-mail, file, riunioni e chat che codificano come un determinato compito viene svolto e della capacità di memorizzare stile, preferenze, abitudini, flussi e relazioni di lavoro e di combinare tutti questi dati per creare connessioni, sbloccare insight e prevedere la prossima azione migliore. Per semplificare il concetto, Copilot suggerisce l’agente più adatto da utilizzare per il compito da svolgere in base al prompt e all’intento definito. Work IQ è integrato nelle app di uso quotidiano (come Word, Outlook e Teams) e grazie ad esso Copilot impara continuamente per offrire all’utente esperienze sempre più personalizzate.

Più intelligenza e sicurezza in ogni app di Office

L’introduzione di nuovi agenti nelle app della suite, invece, permetterà di creare contenuti di vario genere sia dalla chat di Copilot sia dalle app: in Excel, per esempio, si potrà scegliere tra modelli di ragionamento Anthropic e Open AI mentre in Outlook sarà più facile gestire inbox e calendario con comandi vocali, leggendo e rispondendo alle e-mail attraverso prompt come “riassumi e rispondi” e programmare riunioni, il tutto direttamente dallo smartphone. Agent 365, infine, è il piano di controllo per gli agenti, che consente di gestirli con maggiore affidabilità e sicurezza. Microsoft parte dal presupposto che questi strumenti stanno già cambiando il modo di lavorare (Idc prevede 1,3 miliardi di agenti in esercizio su scala globale entro il 2028) e con questo “add on” va ad estendere l’infrastruttura di orchestrazione da mettere nelle mani degli addetti umani. Si potrà quindi registrare tutti gli agenti dell’organizzazione in un’unica fonte, limitare il loro accesso solo alle risorse necessarie, visualizzare le connessioni con le persone monitorando prestazioni e comportamenti in tempo reale e, nondimeno, proteggere questi strumenti da minacce e vulnerabilità. L’obiettivo dichiarato di Microsoft, ulteriormente enfatizzato nel corso di Ignite, è in buona sostanza quello di superare la logica reattiva agli incidenti, trasformando i team aziendali in soggetti capaci di anticipare il rischio e intervenire con decisioni più rapide e informate. Per fare questo il passo in avanti è l’inclusione di Microsoft Security Copilot in Microsoft 365, integrazione che permette di avere gli agenti nativamente disponibili in Defender (completamente rivisitato rispetto all’idea di un SOC “agentico”), Entra, Intune e Purview (che evolve in una piattaforma unificata di sicurezza dei dati progettata per ambienti in cui informazioni e agenti AI si muovono senza confini) e di poterne sfruttare le capacità per accelerare i processi di indagine, ottimizzare la gestione delle identità e semplificare la governance dei dispositivi. Sul piatto della security, Microsoft mette in soldoni sul piatto dodici agenti creati “in house” e oltre 30 sviluppati dai partner per estendere la copertura su tutti i task operativi del proprio portfolio di security, dalla threat intelligence all’analisi degli incidenti. Con un obiettivo di fondo ben preciso: spostare il baricentro della sicurezza verso pratiche automatizzate e predittive pilotate dall’AI.

Fonte: Il Sole 24 Ore