Da Farzati la tecnologia per certificare le Dop
Una Pmi cilentana, nata a Casal Velino, ha messo a punto un sistema che permette di verificare quali siano gli ingredienti di un prodotto tipico, di una dop a esempio, come Mozzarella di bufala o Grana Padano o anche Pecorino toscano, e certificare che sia conforme al disciplinare. Una tecnologia che utilizza intelligenza artificiale e va a scovare nel contenuto di un prodotto cosa c’è realmente. E riesce a farlo con precisione tale da offrire anche una certificazione. La PMi è Farzati, di origine cilentana, nata come software house e cresciuta in dieci anni sfornando tecnologie per diversi settori: dall’aerospazio all’agroalimentare.
Farzati è PMI innovativa e organismo di ricerca certificato che sviluppa tecnologie proprietarie combinando chimica strumentale, intelligenza artificiale e blockchain per garantire tracciabilità avanzata, qualità certificata e sistemi di supporto decisionale lungo le filiere agroalimentari, bio-based, forestali, ambientali e zootecniche, con 4 brevetti, 5 marchi registrati e una serie di progetti industriali e di R&D finanziati a livello europeo.
Oggi la tecnologia di Farzati è utilizzata per controllo qualità alimentare e certificazione di origine, anti-contraffazione nelle filiere DOP/IGP (come per Grana Padano e Mozzarella di Bufala Campana), si occupa di monitoraggio ambientale in tempo reale (di acque, legno, biomasse), fa validazione della biodegradabilità e compostabilità delle bioplastiche. Tra i suoi clienti aziende come Novamont e Sorgenia), associazioni di categoria (Coldiretti), e consorzi DOP (Mozzarella di Bufala Campana, Grana Padano, Pecorino Toscano). E oltre trenta partner nella Ricerca & Sviluppo (tra cui Università Federico II, Università di Salerno e Università di Palermo). L’azienda conta nel 2026 di aprire filiali commerciali in Svizzera, in Brasile e in Qatar.
Il cuore dell’innovazione è BluDev, piattaforma hardware–software che effettua analisi chimiche non invasive, in tempo reale, con un sistema supportato da AI, blockchain e deep learning. Ogni prodotto ottiene una firma chimica unica e un gemello digitale, inoltre si tratta di sistemi portatili e in-linea (mungitura, irrigazione, estrusione industriale). Farzati non ha trascurato neanche l’aspetto del suo sistema: il dispositivo sarà esposto dal 10 dicembre al Design Museum di Londra.
L’ultima tecnologia immessa sul mercato è quella denominata “In-Ovo Sexing”, che affronta una sfida etica ed economica del settore avicolo: l’eliminazione dei pulcini maschi. «Attraverso sensori molecolari custom e reti neurali _ spiega Giorgio Ciardella dg e fondatore della piccola impresa _ BluDev analizza l’uovo nei primi giorni dopo la deposizione, senza solventi né agenti chimici. Trovati i maschi, è possibile destinare le uova ad altri mercati, secondo le prescrizioni del Ministero dell’Agricoltura del 2019. Evitando che i pulcini maschi nascano per poi essere barbaramente uccisi».
Fonte: Il Sole 24 Ore