Da oggi i cani di taglia grande possono viaggiare in cabina: dal posto alle uscite di emergenza, ecco le regole

Da oggi i cani di taglia grande possono viaggiare in cabina: dal posto alle uscite di emergenza, ecco le regole

Da oggi, martedì 23 settembre, anche i cani di grossa taglia, oltre i 10 kg, possono viaggiare nella cabina dell’aereo, al fianco dei loro padroni, e dire così addio alla stiva. La soluzione è stata prevista a maggio dall’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile. Alle 9:00 è previsto il decollo da Milano Linate destinazione Roma Fiumicino del primo volo Ita Airways con questa novità.

Le nuove linee guida

Con le nuove linee guida dunque gli animali domestici di peso superiore agli 8-10 kg possono viaggiare in cabina, seppur con precise condizioni di sicurezza tese, comunque, a garantirne il benessere lungo il viaggio. Una svolta attesa da milioni di passeggeri che considerano il proprio pet un vero componente della famiglia. «È un cambiamento culturale prima ancora che normativo», ha spiegato il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma. «Una decisione che può permettere in tempi rapidi e anche con un percorso progressivo di far salire a bordo, ad esempio, un cane di oltre 10 kg, estendendo, con l’assenso di Enac, la procedura già in essere per il vettore interessato. Una scelta che, nel riconoscere il valore della modifica costituzionale del 2022 che introduce all’art. 9 la tutela degli animali, rispetta l’equilibrio tra benessere del pet, sicurezza e comfort dei passeggeri».

Il punto debole

 Il nodo, sottolineato anche dalle associazioni dei consumatori, è che le compagnie aeree sono libere di aderire alle nuove regole. Il rischio è dunque quello che siano poche quelle che mettono in campo queste soluzioni. Prima di acqustare il biglietto, però, è necessario assicurarsi che la compagnia aerea abbia aderito all’iniziativa.

Le regole

 L’importante è che gli animali viaggino vicino al finestrino, sono vietati i posti vicino alle uscite di emergenza. Tra le altre misure delle linee guida si prevede l’informazione preventiva all’equipaggio e ai passeggeri coinvolti, un numero massimo di pet per volo, la possibilità di creare “buffer zone” per chi ha allergie o non gradisce la vicinanza, il peso totale del pet e del trasportino. I vettori interessati dovranno, in ogni caso, presentare un piano operativo a Enac per ottenere l’autorizzazione, studiato in collaborazione con i servizi di assistenza a terra.

Fonte: Il Sole 24 Ore