
Da Roma Urbe a Fano: partono in Italia i collegamenti aerei a corto raggio. Ecco le tratte
E’ partito il primo volo, per ora dimostrativo, che collega Fano all’aeroporto di Roma Urbe in 50 minuti. Sarà il primo collegamento ad essere attivato, dalla prossima primavera-estate, della rete dei “bus del cielo”. Un nuovo modello di mobilità a corto raggio, la Regional Air Mobility (RAM) italiana, gestita dall’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) che che ha fatto volare un King Air B200 da 9 posti per collegare il versante adriatico a quello tirrenico. L’idea è creare collegamenti efficienti «soprattutto nei tratti trasversali dell’Italia, consentendo di collegare in meno di 50 minuti l’aeroporto di Fano all’aeroporto di Roma Urbe, invece delle quasi 4 ore», fa sapere l’Enac che considera quello di oggi «il primo passo verso una rete nazionale capillare a corto raggio», visto che Enac Servizi gestisce 21 aeroporti in punti strategici della penisola ed un eliporto sull’isola di Capri.
Le prime tratte
Sarà proprio l’aeroporto capitolino dell’Urbe il centro del nuovo network aereo, pensato sia per gli spostamenti di turisti che per i viaggi di lavoro. Dalla prossima primavera-estate, infatti, oltre al collegamento Roma Urbe-Fano dovrebbero essere operative altre tratte da e per la Capitale: verso Perugia, Olbia, l’Isola d’Elba. Tra le destinazioni previste anche Alghero e Tortolì. Entro il 2028 dovrebbero essere coinvolti oltre 30 piccoli scali in tutta Italia, con decine di collegamenti e altri tre hub, oltre a quello di Roma Urbe: uno al Sud (probabilmente Crotone), uno a Nord-Est (Venezia) e uno a Nord Ovest (Milano Bresso) Per collegare i piccoli aeroporti con le città o gli scali maggiori saranno previsti appositi bus o shuttle.
Costi contenuti
«La mobilità aerea regionale rappresenta la nuova frontiera del trasporto aereo da e per gli aeroporti territoriali, in cui non ci sarà più solo business aviation e scuole di volo, ma anche servizi accessibili a un pubblico più ampio grazie a costi di esercizio contenuti, resi possibili dall’innovazione tecnologica degli aeromobili di nuova generazione e da un modello di business innovativo introdotto da Enac», ha detto il dg Alexander D’Orsogna. Per la tratta Roma Urbe Fano il costo non dovrebbe essere superiore a 200 euro andata e ritorno
Gli investimenti previsti
«Enac ha messo in piedi un cospicuo programma di investimenti per rendere gli scali appetibili e resilienti» ha detto il presidente Enac Pierluigi Di Palma, secondo cui «grazie a questo nuovo paradigma sarà possibile immaginare scenari di intermodalità aria/aria per raggiungere destinazioni talvolta lontane dai classici circuiti di massa ed in modo diverso». Interessati dagli investimenti, sono, oltre all’aeroporto di Roma Urbe (per 18 milioni di euro), gli scali di Rieti (10 milioni), Siena (34 milioni), Capua (8 milioni), Pavullo nel Frignano (6 milioni), Milano Bresso (9 milioni) e Viterbo (2 milioni).
Fonte: Il Sole 24 Ore