Dacia Duster, abbiamo provato la Hybrid 140: brava cittadina e grande stradista

Dacia Duster, abbiamo provato la Hybrid 140: brava cittadina e grande stradista

Terzo modello più venduto in Italia nel canale della sola vendita ai privati, la Dacia Duster ha agguantato nello stesso settore lo stesso primato tra i B-suv. Un contesto denso di concorrenti e combattutissimo che, per di più, dalle nostre parte se la deve vendere, anche con un mercato in calo. E pur avendo anch’essa a che fare con questo difficile situazione generale, la Duster è andata controcorrente poiché nei primi sei mesi di quest’anno ha raccolto oltre 18mila preferenze che, a questo punto, fanno pensare che sia piuttosto realistico l’obiettivo di superare le 25mila ottenute nel 2024.

Dacia Duster, suv compatto ma solo per definizione

Tra i principali motivi del successo della Duster 3.0 ci sono il design, la sostanza e l’upgrade delle tecnologie rispetto alla generazione precedente che danno come risultato un suv visto in maniera molto differente dai suoi predecessori, che hanno avuto successo perché erano considerati i low cost della categoria. Insomma, molti non immaginavano nemmeno che sotto le vesti avessero tecnologie condivise con modelli di grande diffusione dell’alleanza Renault-Nissan. Per esempio, l’architettura e i motori nonché la trazione integrale. La terza serie della Duster è frutto della stessa strategia ma arricchita da nuovi elementi. In prima battuta, le tecnologie sono tutte di ultima generazione come quelle di attuali Renault e Nissan. Poi, in ossequio a tempi e tendenze, la gamma è tutta a basso impatto ambientale, sistemi di assistenza alla guida e connettività al passo con i tempi. Inoltre, offre soluzioni che incrementano la funzionalità e l’attenzione alla sostenibilità, grazie all’esteso impiego di materiali green. Insomma, sempre in ossequio ai tempi, la Duster elimina l’eventuale imbarazzo di essere stata scelta solo per una questione di prezzo, sebbene questo fattore resti ancora equo in rapporto ai contenuti tutti al passo con i tempi.

Dacia Duster, tante versioni per soddisfare tante esigenze

La gamma Duster in vendita a prezzi che vanno dai 20mila euro della bifuel a Gpl con 100 cavalli nell’allestimento Essential ai 28.000 euro richiesti per la Tce 130 mild-hybrid 48V 4×4 con 130 cavalli in allestimento Extreme, offerto anche per la bifuel e la full-hybrid 140 con 140 cavalli che si può scegliere anche nel Journey. Quest’ultimo è disponibile assieme all’Expression anche per la Gpl e la mild-hybrid Tce 130 con 130 cavalli a trazione anteriore. L’unica proposta con il cambio automatico è la full-hybrid, mentre tutte le altre hanno una manuale con sei marce. La versione a trazione integrale utilizza un sistema che si abbina cinque modalità di guida, per ottimizzare il rendimento del motore e la motricità sia sull’asfalto sia sui fondi a bassa aderenza e nell’off-road.

Dacia Duster, ha un aspetto autorevole

La Duster al primo colpo d’occhio sembra più grossa di quello che è in realtà. In realtà, è lunga 4,34 metri, larga 1,81 metri, alta 1,66 metri e ha un passo di 2,66 metri. La linea si basa su canoni stilistici che hanno ispirato anche la linea della più grossa Bigster che disegnano tratti tesi raccordati armoniosamente che conferiscono alla Duster un aspetto autorevole, un frontale alto e squadrato, un powerdome che sormonta il cofano e parafanghi posteriori muscolosi che, tutti assieme, conferiscono all’aspetto le giuste connotazioni di stampo suv.

Fonte: Il Sole 24 Ore