Dacia rilancia la sfida nei rally-raid: debutta Sandrider per un 2026 dalle alte ambizioni.
Spingersi oltre nella ricerca dell’essenziale: è questa la filosofia che guida Dacia anche nelle competizioni più estreme. Per questo la Casa franco-romena partecipa alla Dakar e al Campionato Mondiale FIA di Rally-Raid, considerati i terreni di prova outdoor più duri al mondo.
Il nuovo protagonista di questa avventura è Sandrider, il veicolo completamente inedito progettato per affrontare i rally-raid con un approccio radicale alla performance.
Il modello nasce ispirandosi alla concept car Manifesto, presentata nel 2022 come laboratorio di idee del marchio. Sviluppato grazie alle competenze sportive del Renault Group e all’esperienza di Prodrive, Sandrider è costruito intorno a un principio cardine: eliminare tutto il superfluo e puntare direttamente alla vittoria.
Progettato per sfruttare ogni opportunità offerta dai regolamenti della categoria Ultimate T1+, il prototipo punta su leggerezza, agilità e massima efficienza. Piloti e copiloti hanno avuto un ruolo centrale nello sviluppo: attraverso sessioni immersive in realtà virtuale, hanno contribuito a definire gli aspetti ergonomici, tecnici e funzionali del veicolo già dalle prime fasi della progettazione. Il risultato è un mezzo che risponde in modo chirurgico alle esigenze del rally-raid moderno.
Un team sempre più competitivo: arrivano Moraes e Zenz
L’avventura dei Dacia Sandriders nel World Rally-Raid Championship (W2RC) diventa ora ancora più ambiziosa. Per la nuova stagione entreranno infatti in squadra il brasiliano Lucas Moraes e il copilota tedesco Dennis Zenz, una coppia di alto profilo che ha già dimostrato velocità, costanza e notevoli capacità strategiche.
Fonte: Il Sole 24 Ore