Dagli sfratti veloci al Piano casa: il cantiere della manovra per gli immobili

Dagli sfratti veloci al Piano casa: il cantiere della manovra per gli immobili

E’ la casa a conquistare il cuore dell’agenda di governo. Nel mosaico della legge di bilancio si sommano i tasselli del rifinanziamento del Fondo garanzia mutui, la revisione dei fondi di coesione per le politiche abitative e – novità tra le novità – il nuovo disegno di legge sugli sfratti, che va letta in controluce alla strategia annunciata da Giorgia Meloni per «favorire la famiglia e l’accesso alla prima abitazione».

Sfratti veloci e nuova Autorità

Dopo un primo sprint frena la mossa sugli sfratti veloci. E in Parlamento si moltiplicano i disegni di di legge sul tema. Al Senato Fratelli d’Italia ha depositato ddl, primo firmatario Paolo Marcheschi (FdI) che punta a semplificare e accelerare gli sfratti in caso di morosità di due mesi consecutivi. La novità è l’istituzione di una Autorità per l’esecuzione degli sfratti (Aes), ente pubblico amministrativo sotto la vigilanza del ministero della Giustizia, che sostituirebbe il giudice nella fase operativa. Secondo il testo, l’inquilino avrà 15 giorni per pagare le rate arretrate; in caso contrario, l’Autorità potrà disporre lo sgombero entro 7 giorni e completarlo in 30, prorogabili fino a 90. In tutto, lo sfratto potrebbe concludersi in meno di quattro mesi. Anche la Lega prepara un proprio pacchetto di norme sugli sgomberi veloci, estesi a tutti gli immobili e non solo alle prime case occupate. E un altro testo sugli sfratti veloci naviga alla Camera, prima firmataria la deputata di Fratelli d’italia Alice Buonguerrieri, mentre è atteso all’esame di un prossimo Cdm, non quello di mercoledi 6 novembre, da quel che sembra, ma più in là. Contrarie le opposizioni: l’Unione degli inquilini parla di «ennesimo attacco ai diritti delle persone in precarietà abitativa», mentre l’eurodeputata Ilaria Salis (Avs) denuncia una «deriva pericolosa» e accusa il governo di «accentrare il potere nelle proprie mani».

Il Piano casa nella manovra

L’intervento sugli sfratti si inserisce nella cornice del Piano casa che Meloni rivendica da mesi come uno dei pilastri per favorire natalità e stabilità familiare. «Senza una casa è più difficile costruirsi una famiglia», aveva detto la premier ad agosto al Meeting di Rimini, annunciando un programma per alloggi a prezzo calmierato per le giovani coppie. La questione, sulla quale il ministro Salvini rivendica la gestazione, ruota tutta intorno alle risorse: fino a oggi 660 milioni ma incardinati sul 2027. Di qui il pressing per trovare le risorse e mettere in pista da subito misure concrete per la “affordable house”, una casa abbordabili per giovani coppie e nuclei fragili. «Per il Piano casa ci sono risorse sia sul Fondo Clima sia sul Fondo Sviluppo e coesione che possono essere utilizzate già dal 2026», aveva rassicurato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al termine del vertice, qualche giorno fa, con il leader del Carroccio Matteo Salvini. Un tema all’attenzione anche del ministro per gli Affari europei e la Coesione, Tommaso Foti, che in un’intervista al Messaggero ha aggiunto che la revisione dei programmi regionali «può triplicare le risorse destinate alla casa». Le Regioni hanno già avanzato richieste per 887 milioni, da sommare ai fondi Fsc anticipati alle amministrazioni centrali.

Bonus edilizi e affitti brevi

La manovra interviene anche sugli incentivi edilizi, dopo il lavoro di fino della viceministra all’Ambiente Vannia Gava. Dal 1° gennaio 2026 tutto come prima, insomma, senza alcuna sforbiciata rispetto al 2025: 50% per gli interventi sull’abitazione principale e al 36% per tutti gli altri casi. Ha fatto scalpore boi il blitz sugli affitti brevi che hanno sollevato un polverone di proteste. L’aumento della cedolare secca al 26% per le locazioni sotto i trenta giorni, anche tramite piattaforme digitali, contro l’attuale 21%, è stata rivendicata prima da Giorgetti e poi dalla stessa premier Meloni. Ma probabilmente in Parlamento è destinata a cambiare rotta, dopo le proteste di Forza Italia e della Lega. “Lavoreremo – ha detto il vicepremier Tajani – per migliorare la manovra”. Tra le altre priorità anche quella di “cancellare gli aumenti fiscali sugli affitti brevi”.

Fonte: Il Sole 24 Ore