Dai pianeti agli sciami meteorici. Scopriamo dove e come guardare il cielo stellato

Il cielo nasconde una quantità incredibile di meraviglie, ma non è facile osservarle. A seconda di cosa avete a disposizione, dagli occhi “nudi” al telescopio più potente”, possiamo fare un breve elenco dei bersagli più interessanti per questo agosto 2022. Iniziamo con una cosa che si vede di rado, una gran parata di pianeti. Nell’ultima parte della notte, infatti, saranno visibili nel cielo, in ordine da ovest verso est: Saturno, Giove, Marte e Venere. Si differenzieranno dalle stelle perché la loro luce non vibra e saranno, rispettivamente, giallognolo, quasi bianco, rossastro e bianco candido luminosissimo. In mezzo ci sarà anche Nettuno, pianeta gigante gassoso lontanissimo, ma che sarà troppo debole per esser visibile a occhio nudo. Con un telescopio, invece, si vedrà una minuscola sfera azzurra. Gli altri, invece, saranno ricchi di particolari. Saturno mostrerà gli anelli e alcune bande dell’atmosfera; Giove sarà circondato dai sui classici grandi satelliti con bande e grande macchia rossa che animeranno l’atmosfera; Marte sarà un pallino rosso molto più piccolo degli altri due e difficile da mettere a fuoco, ma quando ci riuscirete, vedrete alcuni dettagli delle catene montuose e pianure del pianeta rosso; Venere sarà una falce, un po’ come la Luna, ma molto più piccola. Oltre ai pianeti, a occhio nudo si potranno osservare le classiche stelle cadenti. Quest’anno, il periodo buono per osservare le Perseidi, così si chiama lo sciame meteorico tipico dell’estate più calda, va da metà luglio fino a poco dopo il 20 di agosto. La notte in cui si dovrebbe avere il massimo numero di stelle cadenti sarà quella del 12 di agosto, ma anche la notte prima e quella dopo sono accreditate di grande impatto.

Chi ha un buon binocolo, sicuramente si potrà godere la Via Lattea, con il suo incredibile tappeto di stelle, mentre nella costellazione di Perseo c’è un doppio ammasso aperto che risulta molto scenografico. Val la pena di buttare un occhio anche alla grande galassia di Andromeda, visibile come una stella sfocata a occhio nudo, sotto cieli molto buoni, risulterà un fiocchetto sfocato nei binocoli, mentre inizierà a mostrare dei dettagli nei telescopi con specchi da 150mm in su. Con 400mm, si vedranno addirittura i filamenti di polvere che si allungando dal suo nucleo verso l’esterno.

Se si ha a disposizione un telescopio di buona apertura, invece, val la pena di provare a guardare M57, una nebulosa planetaria ad anello che suscita sempre molte domande in chi la osserva. Si tratta dell’anello di gas espulso da una stella morta e anche se debole è facile da trovare in quanto collocato in mezzo a due delle quattro stelle che fanno da “ala” a Vega, nella costellazione della Lira.

Un altro bersaglio interessante è M13, un ammasso globulare che conta oltre 150mila stelle disposte a grappolo. Non è semplice da trovare, ma scaricando una app come SkySafari dagli store di Apple o di Google si avrà a disposizione un sistema semplice ed efficace per scoprire dove puntare i nostri occhi, lenti o specchi.

Fonte: Il Sole 24 Ore