
Dal 10 settembre la Cina bloccherà l’import di carne suina dall’Unione europea
Da mercoledì 10 settembre la Cina bloccherà le importazioni di carne suina dall’Unione europea. Pechino ha infatti stabilito che in via preliminare che l’import costituisce dumping ed ha pertanto attivato le misure del caso. A riferirlo è stato il ministero del Commercio cinese, aggiungendo in una nota che «il dumping dei prodotti rappresenta una minaccia reale di danno per l’industria nazionale della carne suina e sussiste un nesso causale tra il dumping e la minaccia di danno».
L’Italia, a causa della peste suina, ha già perso dal gennaio 2022 il limitato export che era riuscita a conquistare verso la Cina. Ma la Confagricoltura si dice lo stesso preoccupata dalle ricadute che la decisione di Pechino potrebbe avere sul mercato nazionale italiano della carne suina e dei suoi derivati: i volumi di carne che non potranno più essere destinati alla Cina dai Paesi europei maggiormente colpiti da eventuali dazi – sostiene l’associazione – finiranno inevitabilmente per riversarsi sul mercato interno già sotto pressione, con il rischio di un’ulteriore riduzione dei prezzi.
«Il contesto – spiega Rudy Milani, presidente della federazione suinicola di Confagricoltura – è poi aggravato da altri elementi: innanzitutto dall’accordo con gli Stati Uniti, che ha rimosso i dazi Ue sulle carni suine americane lasciando però un’imposta del 15% sulle esportazioni europee verso gli Usa. E poi c’è l’accordo con il Mercosur, che penalizza fortemente l’agricoltura senza garantire il principio di reciprocità, cioè il rispetto degli stessi standard produttivi richiesti agli operatori europei anche per i prodotti importati dall’America Latina». Alla luce di queste criticità, Confagricoltura chiede alla Commissione europea di rivedere la propria politica commerciale, mentre al governo italiano chiede di farsi portavoce delle istanze del settore.
Fonte: Il Sole 24 Ore