
Dal Tribunale di Firenze sì al suicidio assistito per Libera
Il Tribunale di Firenze ha accolto le richieste di “Libera” la donna toscana di 55 anni affetta da sclerosi multipla primaria progressiva, di accedere al suicidio assistito. I giudici hanno dunque ordinato alla Asl di fornire, entro 15 giorni il dispositivo per l’autosomministrazione, verificandone la funzionalità e la compatibilità, attraverso una pompa infusionale attivabile con sensore di comando o puntatore oculare o altra modalità idonea, oltre che di rendere disponibili farmaci e dispositivi al medico di fiducia di “Libera”, che la assisterà durante la procedura.
Le sentenze della Consulta
I giudici fiorentini si sono mossi sulla scia delle sentenze della Consulta (n. 242/2019 e n. 132/2025 della Corte costituzionale), sottolineando che il Servizio sanitario nazionale ha l’obbligo di reperire e fornire “prontamente” i dispositivi necessari a garantire l’esercizio del diritto, nel rispetto dei principi di dignità, libertà di scelta e non discriminazione tra pazienti.
Fonte: Il Sole 24 Ore