Dalla disputa Usa-Russia alle reazioni palestinesi: il voto Onu su Gaza
Gli Stati Uniti hanno intensificato gli appelli affinché l’Onu raggiunga un consenso sul loro piano per Gaza, che si vota oggi, mentre la Russia ha fatto circolare una proposta rivale che eliminerebbe il riferimento a un’autorità di transizione che dovrebbe essere guidata dal presidente Donald Trump e chiede alle Nazioni Unite di presentare opzioni per una forza di stabilizzazione internazionale. Gli Stati Uniti e gli otto paesi che hanno svolto un ruolo nel raggiungimento del fragile cessate il fuoco tra Israele e Hamas dopo oltre due anni di guerra a Gaza hanno sollecitato la “rapida adozione” dell’ultima bozza di risoluzione degli Usa da parte dei 15 membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Solo uno degli otto fa parte del Consiglio ovvero il Pakistan.
La dichiarazione congiunta con Qatar, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Indonesia, Pakistan, Giordania e Turchia è stata rilasciata dopo che gli Stati Uniti hanno dovuto affrontare alcune obiezioni questa settimana e hanno apportato modifiche alla loro proposta alle Nazioni Unite per includere un linguaggio più definito sull’autodeterminazione palestinese, secondo un diplomatico delle Nazioni Unite informato sulla questione che ha parlato a condizione di anonimato per discutere dei negoziati. L’ultima bozza degli Stati Uniti e la proposta russa dovrebbero essere sottoposte a votazione all’inizio della prossima settimana, ha detto il diplomatico, aggiungendo che il piano americano potrebbe ottenere i nove voti necessari per essere approvato, con Russia e Cina che probabilmente si asterranno invece di usare il loro veto.
Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdel Aty ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov sull’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas firmato a Sharm el-Sheikh con la mediazione del presidente americano Donald Trump. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri egiziano spiegando che durante la conversazione Abdel Aty ha sottolineato “l’importanza di continuare ad attuare tutti i punti del piano di pace” e ha esaminato i preparativi per la prossima conferenza internazionale che si terrà al Cairo per la ricostruzione della Striscia di Gaza.
Intanto, in una dichiarazione pubblicata nella notte da Hamas a nome delle fazioni palestinesi, si afferma che la risoluzione presentata dagli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è “pericolosa” e “un tentativo di sottomettere la Striscia di Gaza all’autorità internazionale”. Lo riportano i media di Israele. La dichiarazione afferma che le fazioni respingono qualsiasi clausola relativa al disarmo di Gaza o che leda “il diritto del popolo palestinese alla resistenza”. Viene respinta anche qualsiasi presenza militare straniera all’interno della Striscia, che costituirebbe – viene detto nella dichiarazione – una violazione della sovranità palestinese. “Qualsiasi forza internazionale deve essere direttamente subordinata alle Nazioni Unite e operare in coordinamento con le istituzioni palestinesi ufficiali, senza la partecipazione dell’occupazione”, si legge. Oggi le Nazioni Unite voteranno sulla risoluzione che approva il piano globale per il cessate il fuoco a Gaza del presidente americano Donald Trump.
Fonte: Il Sole 24 Ore