
Dalla quattordicesima un aiuto extra per andare in vacanza
Sarà una quattordicesima da oltre 12 miliardi quella che molti italiani riceveranno a luglio. Secondo i calcoli di Confesercenti si tratta di 12,3 miliardi. Verrà distribuita tra questa settimana e la metà di luglio a circa otto milioni di lavoratori dipendenti, in gran parte impiegati nel terziario e circa la metà di loro la userà per le vacanze. Infatti secondo il sondaggio Ipsos per Confesercenti e le stime elaborate dall’Ufficio economico dell’associazione sull’utilizzo della mensilità aggiuntiva, quest’anno sarà rivolta più del passato ai consumi. Infatti quasi un italiano su due (48%) destinerà una buona parte delle risorse della quattordicesima a vacanze e viaggi. È la voce più indicata in assoluto, a conferma del legame tra l’entrata aggiuntiva e la stagione estiva. Seguono, a distanza, il risparmio (24%) e gli acquisti nei saldi (19%). L’uso della quattordicesima per coprire spese arretrate o essenziali riguarda quote più ridotte, ma comunque rilevanti: il 15% la userà per pagamenti come bollette e rate e si sale al 18% tra i 35-65enni. Un altro l’11% per il mutuo o altri finanziamenti, il 15% per spese sanitarie. Forti le differenze territoriali: al Sud e Isole, il pagamento dei centri estivi per i figli è al 13%, rispetto all’11% del Nord e al 20% del Centro. In tutti i casi siamo di fronte a una boccata d’ossigeno per le famiglie. Per il 61% del campione, la quattordicesima consente di vivere più serenamente l’estate, sapendo di avere un’entrata aggiuntiva. Il dato sale al 67% tra le giovani generazioni di 18-34enni e si mantiene elevato in tutte le fasce d’età e nei territori (59% al Centro, 61% al Nord, 62% al Sud). Il 31% del totale afferma che la usa per affrontare spese altrimenti non sostenibili, con un picco tra i 35-65enni (33%). Solo l’8% ritiene che non abbia un impatto significativo sulle proprie finanze.
Ma per la maggioranza (64%) del campione la quattordicesima è utile soprattutto per affrontare le spese estive. L’orientamento è trasversale: 65% tra i giovani, 63% tra gli adulti, 66% tra gli uomini, 61% tra le donne. Le percentuali sono stabili anche per area: 66% al Nord, 60% al Centro, 65% al Sud. Solo il 9% preferirebbe riceverla in un altro momento dell’anno (14% tra i più giovani), mentre per il 27% è indifferente (30% tra i 35-65enni, 32% al Centro). Alla domanda su quanto si spenderà nei primi 30 giorni dal ricevimento della quattordicesima, il 33% prevede di usarne tra il 40% e il 60% (35% tra i 35-65enni, 38% al Sud), ma c’è anche un 13% che prevede di utilizzarla quasi tutta (tra l’80% e il 100%).
Le aspettative sono di una decisa spinta ai consumi e, grazie a una tassazione di vantaggio, si liberebbero altri 8 miliardi di disponibilità. Una tassazione di vantaggio, con aliquota sostitutiva al 10% sulle mensilità aggiuntive – quattordicesima e tredicesima – permetterebbe infatti di rendere disponibili altri 8 miliardi per i consumi. Per finanziare questo intervento si potrebbero usare le risorse liberate dal miglioramento dello spread: 5 miliardi nel 2025, altri 5 nel 2026, fino a 8 miliardi nel 2027, secondo Confeserventi. Considerando anche che la misura, in parte, si autofinanzierebbe, generando – con l’incremento dei consumi – circa 2 miliardi di gettito fiscale aggiuntivo.
«La quattordicesima è una boccata d’ossigeno per milioni di famiglie italiane: consente spese – come vacanze, centri estivi per i figli, saldi – a cui in tanti, altrimenti, sarebbero costretti a rinunciare, ed aiuta ad affrontare con maggiore serenità la stagione estiva. Come la tredicesima a Natale – spiega Nico Gronchi, Vicepresidente vicario di Confesercenti e Presidente di Assoterziario -. La quattordicesima in estate è attesa perché consente un “upgrade” di spesa, rompendo la rigidità dei bilanci domestici. Non è solo un sostegno concreto: è anche una spinta psicologica, un’iniezione di fiducia per lavoratori e famiglie. In un contesto in cui cresce giustamente l’attenzione verso il lavoro povero e la perdita di potere d’acquisto, perché non rafforzare il reddito disponibile con una tassazione di vantaggio? Un intervento che darebbe sollievo alle famiglie, in attesa che il governo definisca i prossimi passi della riforma fiscale, ora rinviati al 2026. Allo stesso tempo, serve anche intervenire sui contratti pirata, che oggi privano della quattordicesima oltre 800mila lavoratori del terziario, sottraendo loro circa un miliardo di euro e creando una concorrenza sleale fra imprese».
QUATTORDICESIMA: CONFESERCENTI-IPSOS, MENSILITA’ AGGIUNTIVA IN CRESCITA, QUEST’ANNO È UN ‘SALVADANAIO’ DA 12,3 MILIARDI. IL 48% LA USERA’ PER LE VACANZE
Fonte: Il Sole 24 Ore