Dalla Spagna all’Italia, quanto (e come) si legge in Europa

Anche l’acquisto di libri (esclusi quelli di testo) è aumentato, e a un ritmo ancora più sostenuto dell’abitudine di lettura: la crescita cumulativa dal 2012 è di quasi 13 punti percentuali, e nel 2023 il 53,2 per cento della popolazione spagnola ha comprato almeno un libro.

L’andamento per la Spagna è positivo, ma se si guarda al contesto internazionale, il confronto mostra che c’è ancora molta strada da fare. Gli ultimi dati pubblicati da Eurostat sulla spesa per libri, giornali e altri articoli da cartoleria, collocano la Slovacchia in cima alla classifica in termini di spesa per famiglia, con quasi il 2 per cento del budget nel 2021. Seguono Croazia (1,8 per cento), Norvegia (1,6 per cento) e Germania (1,5 per cento); mentre paesi come Spagna, Grecia e Romania si collocano al di sotto, con lo 0,5 per cento del budget. La spesa media europea per l’editoria è dell’1,1 per cento.

In crescita le vendite su Internet

Complice la pandemia, dal 2020 è cambiato non solo il budget destinato ai libri in Europa, ma anche la modalità d’acquisto. Secondo i dati pubblicati da Eurostat, la Svizzera è il paese che nel 2023 ha acquistato più libri, riviste e giornali online, con il 25,7 per cento della popolazione. Seguono i Paesi Bassi (23,5 per cento) e la Norvegia (22,7 per cento). Con il suo 14,9 per cento, in questo caso la Spagna supera la media europea (13,4 per cento) e registra un aumento di quasi quattro punti percentuali rispetto al 2020.

Secondo i dati pubblicati dal Ministero della Cultura e dello Sport, in Spagna si continua a puntare sui punti vendita fisici, soprattutto le librerie: ne consegue che solo il 26 per cento della popolazione fa acquisti online, una possibilità che nel 2012 era contemplata da appena il 4 per cento della popolazione. La cifra è superiore a quella di Eurostat perché non include riviste e quotidiani.

In ogni caso, una questione è il denaro speso e un’altra è il tempo dedicato. L’esempio della Grecia è perfetto per spiegare questa differenza. Il paese ellenico è al di sotto della media europea in termini di libri acquistati, ma solo il 35 per cento della popolazione dichiara di non aver letto nemmeno un libro nell’ultimo anno, secondo un sondaggio commissionato dall’Ocma e condotto da Nikos Panagiotopoulos, professore di sociologia all’Università nazionale e capodistriana di Atene, e dalla società di sondaggi Metron Analysis.

Fonte: Il Sole 24 Ore