Dall’Unesco primo sì alla cucina italiana patrimonio immateriale dell’umanità

Dall’Unesco primo sì alla cucina italiana patrimonio immateriale dell’umanità

L’Unesco dà il primo sì alla cucina italiana patrimonio dell’umanità. Questa mattina l’Organizzazione delle nazioni unite per l’Educazione, la scienza e la cultura ha reso pubblica la valutazione tecnica del dossier di candidatura della cucina italiana: l’organo degli esperti mondiali Unesco consiglia l’iscrizione della cucina italiana nella Lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. Si tratta del primo fondamentale parere che sarà sottoposto alla decisione finale, di tipo politico, che sarà assunta dal Comitato intergovernativo dell’Unesco che si riunirà in India a New Delhi dall’8 al 13 dicembre.

La nomina di Khaled El-Enany a nuovo dg

È di qualche giorno fa la nomina di Khaled El-Enany a direttore generale dell’organizzazione, con 172 voti su un totale di 174 voti. Khaled Ahmed El-Enany Ali Ezz, nato nel 1971, è professore di egittologia all’Università di Helwan (Egitto), dove insegna da oltre 30 anni. Dal 2016 al 2022 è stato ministro delle Antichità e poi del Turismo della Repubblica Araba d’Egitto, dodicesimo dg e primo direttore che proviene da un paese arabo e il secondo africano a ricoprire questa carica dopo il senegalese Amadou Mahtar Mbow (1974-1987). El-Enany entrerà in carica il 15 novembre per un mandato di quattro anni.

Fonte: Il Sole 24 Ore