Davide Dalmiglio è il nuovo ceo di Savills in Italia

Davide Dalmiglio è il nuovo ceo di Savills in Italia

Savills ha nominato Davide Dalmiglio nuovo ceo di Savills in Italia a partire da settembre 2023. Dalmiglio – che subentra ad Angus Potterton, – vanta quasi 25 anni di esperienza nel settore immobiliare e arriva da Deloitte, dove è stato partner nel team di Corporate Finance, mentre Potterton, dopo aver guidato Savills Irlanda per 15 anni, lascerà l’incarico di ceo e managing director di Savills Italia ricoperto per 3 anni continuando a lavorare con la società italiana per garantire una transizione agevole e rimanendo nel consiglio di amministrazione di Savills Italia in aggiunta al ruolo di consigliere di Savills Emea.
Gianni Flammini continuerà a ricoprire il ruolo di presidente della società.

La nomina di Dalmiglio arriva in un momento di crescita per Savills in Italia. Pochi mesi fa l’azienda ha inserito nella propria compagine societaria Beliving – società operante nella vendita e locazione di immobili residenziali di prestigio – e, inoltre, negli ultimi 18 mesi ha ampliato le proprie linee di business con l’inserimento di nuovi team per le divisioni Building & Project Consultancy – Esg, Office Leasing, Property Management Business Space, Industrial & Logistics e Hospitality & Leisure.
Oggi Savills impiega quasi 200 professionisti in Italia ed è in grado di fornire ai propri clienti una gamma di servizi real estate completa e integrata.

«Davide porta un grande bagaglio di esperienza sia nel settore capital markets che finanziario – ha detto James Sparrow, ceo di Savills UK ed Emea –. Abbiamo investito molto in Italia negli ultimi anni e consideriamo la sua nomina come il prossimo passo in questa fase di crescita».
«Il mio obiettivo – ha spiegato Davide Dalmiglio – sarà soprattutto quello di riequilibrare il business, valorizzando maggiormente la parte transazionale e la presenza nel mercato dei capitali, accompagnando alla ricerca di opportunità in Italia i capitali, principalmente, in questa fase, meno core, ma più orientati a valutare i rendimenti rispetto al valore dell’immobile».

Fonte: Il Sole 24 Ore