Dazi, Merz: bene, evitata l’escalation. Esito positivo per l’automotive

Dazi, Merz: bene, evitata l’escalation. Esito positivo per l’automotive

Ora la parola torna al’Europa e agli Stati membri. Ai loro “ambasciatori”, innanzitutto, costantemente informati durante il viaggio in Groenlandia per loro organizzato in questo week end dalla Danimarca, presidente di turno della Ue: dovranno ora coordinarsi a brevissimo per le prime valutazioni tecniche. Poi arriverà il momento della politica.

Le prime reazioni non mancano, ma si riferiscono soprattutto allo scampato pericolo sui dazi al 30%: «Evitata un’escalation inutile», ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz: «L’accordo è riuscito a scongiurare un conflitto commerciale che avrebbe colpito duramente l’economia tedesca orientata all’esportazione. Ciò è particolarmente vero per l’industria automobilistica, dove le tariffe attuali saranno quasi dimezzate dal 27,5% al 15%». Merz ha garantito il sostegno tedesco alla Commissione e ha voluto guardare al futuro, alla nuova situazione che si è creata: ora chiederà, ha detto, riduzione dei dazi e riduzione delle barriere commerciali anche su altri trattati, a cominciare da quello sul Mercosur.

Sostegno pieno anche da parte del presidente del Consiglio europeo Antonio Costa: l’accordo «dà priorità alla cooperazione, protegge gli interessi fondamentali della Ue e offre alle aziende la certezza di cui hanno bisogno. Dobbiamo sfruttare questo risultato rafforzando ulteriormente la competitività dell’Ue ed espandendo la nostra rete commerciale globale», ha detto. Più sfumata la posizione della presidente del Parlamento Ue, Roberta Metzola, che ha accolto «con favore» l’intesa e ha assicurato che «l’Eurocamera farà la sua parte nell’analizzare l’accordo garantendo che sia nel migliore interesse di imprese e consumatori».

Saranno infatti decisivi i dettagli. «Credo che tutti i Paesi Ue saranno soddisfatti», ha detto Donald Trump, ma non tocca a lui e alla sua retorica trionfalistica (e, ovviamente, “statunitense”) dare giudizi. Nelle grandi linee l’obiettivo europeo è stato raggiunto, ma era quello minimalista della riduzione dei danni, in nome della stabilità e della prevedibilità, non a caso entrambe evocate da Ursula von der Leyen. «Ora è importante definire i dettagli il più presto possibile», ha detto il premier olandese Dick Schoof. La Ue «ha evitato danni gravi. Tuttavia, questo è solo un modo per limitare i danni. Dobbiamo perseguire nuovi accordi commerciali e a creare un vero mercato unico europeo», ha aggiunto il presidente del Ppe Manfred Weber.

Fonte: Il Sole 24 Ore