Dazi, Palazzo Chigi: pieno sostegno agli sforzi dell’Ue nel negoziato

Dazi, Palazzo Chigi: pieno sostegno agli sforzi dell’Ue nel negoziato

Arrivano immediate le reazioni italiane all’annuncio di Donald Trump di dazi al 30% per l’Europa.

«Non ha senso innescare scontro commerciale Usa-Ue»

Palazzo Chigi fa sapere che «il governo italiano continua a seguire con grande attenzione lo sviluppo dei negoziati in corso tra Unione europea e Stati Uniti, sostenendo pienamente gli sforzi della Commissione Europea che verranno intensificati ulteriormente nei prossimi giorni». Il Governo confida «nella buona volontà di tutti gli attori in campo per arrivare a un accordo equo, che possa rafforzare l’Occidente nel suo complesso, atteso che – particolarmente nello scenario attuale – non avrebbe alcun senso innescare uno scontro commerciale tra le due sponde dell’Atlantico».

Schlein: aspettiamo una presa di posizione forte di Meloni

«Ci aspettiamo una presa di posizione netta e forte, che fin qui non c’è stata, da parte del governo e di Giorgia Meloni. Perché non è che per le loro amicizie politiche possono danneggiare l’interesse nazionale e l’interesse europeo. Adesso c’è da rafforzare ogni tentativo negoziale che possa evitare questi dazi al 30%» dice la segretaria del Pd Elly Schlein a margine della Conferenza nazionale del Pd sulle Politiche, a Roma.

Fratoianni: Trump gangster, Meloni abbia la schiena diritta

«Trump fa il gangster: ha appena rovesciato il tavolo delle trattative sui dazi con l’Unione europea e ha annunciato l’introduzione di dazi al 30% per le merci europee da vendere negli Usa. Dazi che ovviamente riguardano anche l’Italia. A nulla sono servite le vagonate di miliardi di euro che gli Stati europei stanno garantendo all’industria bellica americana, come per altro avevamo previsto. A Trump non basta». Lo afferma Nicola Fratoianni, di Avs. «Vuole eliminare ogni tassa sulle sue multinazionali, vuole inondare il mercato europeo di cibi e prodotti che non rispettano i nostri standard e la nostra qualità – prosegue il leader di Sinistra italiana -. Vuole che tutte le aziende europee producano le merci in Usa. In sostanza, vuole strozzare l’Europa e far pagare a noi il gigantesco debito pubblico americano. Tutto ciò non porterà a nulla di buono». Per Fratoianni «bisogna tenere duro, tenere unita l’Europa e rispondere subito con decisione, soprattutto sulle big tech. Aspettiamo parole chiare dal governo italiano e per una volta speriamo che siano in grado di avere la schiena dritta. Meloni ricordi di essere il primo ministro del governo italiano e non un ministro del governo Usa».

Fonte: Il Sole 24 Ore