Dazi, Ue e Usa lavorano a quote comuni su acciaio e alluminio
- 28 Luglio 2025
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Legacoop, dazi al 15% non soddisfacenti per il nostro agroalimentare
“La percentuale del 15% non può che vederci insoddisfatti. L’atteggiamento che l’alleato storico come gli Stati Uniti d’America ha tenuto in questa trattativa con la Ue non è compatibile con i sentimenti di amicizia che hanno contraddistinto gli 80 anni del secondo dopoguerra”. Ad affermarlo è Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, nel commentare l’accordo raggiunto da Ursula von der Leyen e Donald Trump.
“Non possiamo fare finta che il tema dei dazi sia solo un questione ’contabile’, soprattutto tenendo conto del deprezzamento del dollaro negli ultimi mesi e della relativa incertezza che un metodo negoziale incomprensibile ha reso un gigantesco problema per le nostre esportazioni. E in ogni caso, l’accordo avrà delle ripercussioni anche sui consumatori Usa” spiega Maretti. E’ tuttavia è “da sottolineare l’aver raggiunto un accordo con un Paese importante come lo sono gli Stati Uniti. Ma l’Europa deve pensare ad un sostegno per quei settori che saranno più colpiti”. La speranza, “che rende tollerabile l’accordo di oggi è che si possano raggiungere presto migliori risultati fino ad arrivare ad una completa soppressione dei dazi”.
Ue e Usa lavorano a «un sistema di contingenti tariffari» su acciaio e alluminio «basato sui flussi commerciali storici, accompagnato da una politica comune per gestire le importazioni extra Ue e Usa». Lo si apprende a Bruxelles dopo l’accordo sui dazi che per i metalli industriali prevede tariffe del 50%. Bruxelles e Washington hanno discusso «un’unione dell’acciaio e dei metalli, che riflette un’intesa comune», nella quale si riconosce che «la vera sfida è la sovraccapacità a livello globale»: «Vi è stato un ampio consenso sulla necessità di collaborare come alleati» e «coordinarsi contro la concorrenza sleale di Paesi terzi».
Fonte: Il Sole 24 Ore