Dazi Usa, in arrivo la lettera alla Ue. Von der Leyen: rischi, ma anche opportunità per Ue

Dazi Usa, in arrivo la lettera alla Ue. Von der Leyen: rischi, ma anche opportunità per Ue

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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, invierà altre 15-20 lettere nei prossimi due giorni

RAME – I prezzi del rame negli Stati Uniti hanno raggiunto un record ieri, dopo che il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato che Washington avrebbe imposto dazi del 50% sul metallo industriale. Lo scrive FT spiegando che le dichiarazioni hanno aperto l’ultimo fronte della guerra commerciale su vasta scala del presidente degli Stati Uniti.

I future sul rame scambiati a New York sono balzati del 13% a 5,69 dollari la libbra, segnando un massimo storico di chiusura e il balzo maggiore dai record del 1969, secondo i dati di FactSet. I prezzi del rame sul London Metal Exchange sono scesi del 2% questa mattina, riflettendo i timori che i dazi avrebbero ridotto il consumo di rame negli Stati Uniti e intaccato la domanda globale.

FARMACI – Secondo Kai Wang, stratega del mercato azionario asiatico di Morningstar. I dazi farmaceutici citati da Trump hanno più che altro a che fare con i farmaci generici, e il consumo di farmaci generici in Cina è perlopiù guidato dal mercato interno, afferma Wang. La Corea del Sud potrebbe invece essere più colpita in Asia, mentre l’India ha una percentuale significativa di esportazioni verso gli Stati Uniti, osserva Wang.

Tra i Paesi,

INDIA – L’India dovrebbe raggiungere presto un accordo commerciale favorevole con gli Stati Uniti, scrivono gli economisti di Nomura in un report. I negoziati stanno procedendo bene e che un accordo potrebbe essere annunciato a breve, secondo Nomura. L’India deve affrontare una tariffa reciproca del 26%. Secondo Nomura, l’India potrebbe ricevere un’aliquota tariffaria reciproca favorevole, dato che sta offrendo concessioni nel settore agricolo, riducendo i dazi su settori industriali come quello automobilistico e aumentando gli acquisti di Gnl statunitense

FILIPPINE – il Paese avrebbe un vantaggio competitivo (su Vietnam e India), in particolare nel settore dell’elettronica, in caso di riduzione del dazio del 17% da parte degli Stati Uniti, secondo Deepali Bhargava di Ing, responsabile regionale della ricerca per l’Asia-Pacifico:

Gli Stati Uniti rimangono una destinazione vitale per le esportazioni e rappresentano circa il 17% delle esportazioni totali delle Filippine nel 2024. Una parte significativa – circa il 53% – di queste esportazioni è costituita da prodotti elettronici.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, invierà altre 15-20 lettere nei prossimi due giorni per informare i suoi omologhi dei dazi che verranno applicati alle importazioni dai loro Paesi a partire dal primo agosto. Lo ha annunciato il segretario al Commercio americano, Howard Lutnick, in un’intervista rilasciata alla Cnbc dopo una riunione del gabinetto alla Casa Bianca.

Successivamente è arrivata su Truth dal presidente americano, Donald Trump che il 10 luglio 2025 l’amministrazione Usa pubblicherà “un elenco di almeno 7 paesi interessati” dai dazi commerciali mentre nel pomeriggio “ne seguirà un altro con ulteriori paesi”. In una delle 2 finestre è attesa la lettera all’Unione europea. Alla fine, Trump ha deciso di inviare le lettere insieme al ritardo come tattica negoziale per strappare concessioni dell’ultimo minuto ai partner commerciali, secondo quanto riferito da persone a conoscenza della questione. Martedì ha dichiarato che sono attese altre lettere, aggiungendo che gli mancano circa due giorni per inviare una lettera all’Unione europea.

Sui farmaci ieri il presidente Donald Trump ha minacciato, durante una riunione del suo Gabinetto, di imporre tariffe “alte, fino al 200%” sui prodotti farmaceutici “molto presto”. Lo riporta Cnbc. Il presidente che sta mettendo pressione sull’Europa con la questione dazi, ha lasciato intendere che le tariffe non entreranno in vigore immediatamente, ma che “darà circa un anno, un anno e mezzo per organizzarsi”. I dettagli sui dazi farmaceutici “arriveranno alla fine del mese”, ha dichiarato il segretario al Commercio Howard Lutnick alla Cnbc dopo la riunione di Gabinetto.

I negoziati sui dazi con gli Stati Uniti continuano “giorno e notte”, l’Ue vuole una soluzione negoziata, ma si prepara a tutti gli scenari, e resterà ferma sulla difesa dei propri interessi e dei propri princìpi. Questo è “il momento del rischio, ma anche delle opportunità da cogliere per l’Ue, per sviluppare accordi commerciali con altre economie nel mondo, che sono alla ricerca di ”partner su cui poter contare”. Lo ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, oggi a Strasburgo, durante il suo intervento nella plenaria del Parlamento europeo, nel dibattito sui risultati dell’ultimo Consiglio europeo.

“Da febbraio – ha ricordato von der Leyen -, gli Stati Uniti hanno imposto dazi sul 70% del loro commercio totale con l’Ue. L’entità e la portata di queste misure non hanno precedenti”.

Nei confronti degli altri Paesi, “abbiamo già concluso nuovi accordi con il Mercosur, il Messico e la Svizzera. Lavoreremo per finalizzare l’accordo con l’India entro la fine dell’anno”,

Fonte: Il Sole 24 Ore