Dazi Usa, Ue prepara lista unica di contromisure entro il 7 agosto
La Commissione Europea ha deciso di fondere la prima e la seconda lista delle contromisure potenziali ai dazi unilaterali imposti dagli Usa in una “unica lista”, che non entrerà in vigore “prima del 7 agosto” e che verrà sottoposta agli Stati membri per essere approvata. Lo dice il portavoce della Commissione Europea per il Commercio, Olof Gill.
“L’obiettivo principale dell’Ue – afferma Gill – è raggiungere un risultato negoziato con gli Stati Uniti. Sono in corso intensi contatti a livello tecnico e politico. Il commissario Maroc Šefčovič parlerà con il segretario al Commercio Usa Howard Lutnick questo pomeriggio, poco prima che la Commissione informi gli Stati membri dell’Ue al Coreper”. E aggiunge che, “sebbene la nostra priorità siano i negoziati, continuiamo parallelamente a prepararci a tutti gli esiti, comprese eventuali contromisure aggiuntive. Per rendere le nostre contromisure più chiare, semplici e più efficaci, uniremo le liste 1 e 2 in un’unica lista (che non entrerà in vigore prima del 7 agosto) e la sottoporremo agli Stati membri per l’approvazione”.
Sefcovic sente oggi Lutnick: «Contatti intensi sui dazi»
Intanto i negoziati procedono. “L’obiettivo principale dell’Ue è raggiungere un risultato negoziato con gli Stati Uniti. Sono in corso intensi contatti a livello tecnico e politico. Il commissario Sefcovic parlerà con il segretario Lutnick questo pomeriggio, poco prima che la Commissione informi gli Stati membri dell’Ue nel Coreper”, la riunione degli ambasciatori dei Ventisette presso l’Ue. Lo ha reso noto il portavoce della Commissione europea per il Commercio, Olof Gill.
Fonti: «Da Usa pressioni sull’Ue per Big Tech e farmaci»
Washington sta esercitando pressioni su Bruxelles sul fronte delle Big Tech e sul capitolo farmaceutico, ritenuto sensibile. E’ quanto si apprende da diverse fonti europee vicine al negoziato Ue-Usa sui dazi. Tra le richieste americane, viene spiegato, figurerebbe l’esclusione delle aziende del tech a stelle e strisce dall’applicazione di alcune disposizioni dei regolamenti europei, oltre a proposte di semplificazione normativa. Il confronto ruota attorno a una soglia tariffaria del 15%, ma a preoccupare la Commissione è il rischio che un’eventuale intesa non trovi il necessario consenso tra i Paesi membri e l’imprenditoria.
Fonte: Il Sole 24 Ore