
Diesel euro 5, stop al blocco da ottobre 2025
Stop al blocco dei diesel “euro 5” in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna a partire dal primo ottobre 2025. Il termine viene spostato in avanti di un anno. E, dopo quella data, questa misura potrà essere rimpiazzata da strumenti diversi, che compensino il taglio di emissioni. La novità è appena arrivata con la legge di conversione del decreto Infrastrutture, in discussione alla Camera, con un emendamento a prima firma di Riccardo Molinari (Lega).
Il blocco era previsto a partire dal primo ottobre in Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna, per superare la procedura di infrazione della Commissione europea sulla qualità dell’aria. Ora arriva più flessibilità. Perché è stato spostato dal 1° ottobre 2025 al 1° ottobre 2026 il termine che prevede per le regioni la limitazione strutturale «alla circolazione delle autovetture e dei veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel di categoria “Euro 5”». Inoltre, questa limitazione non sarà più applicata nei Comuni sopra i 30mila abitanti ma sopra i 100mila.
Decorso il termine del 1° ottobre 2026, le Regioni potranno evitare di introdurre la limitazione strutturale per le vetture nei piani di qualità dell’aria «mediante l’adozione, nei predetti piani, di misure compensative idonee a raggiungere livelli di riduzione delle emissioni inquinanti coerenti con i vincoli derivanti dall’ordinamento euro-unitario».
Qualora lo vogliano, le Regioni potranno comunque introdurre il divieto anche prima di ottobre 2026, «mediante l’aggiornamento dei rispettivi piani di qualità dell’aria e la modifica dei relativi provvedimenti attuativi».
Per il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini «è una scelta di buonsenso». Dice il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari: «Dare un freno alle follie di Bruxelles sull’euro5 è e sarà sempre un obiettivo della Lega. In questa direzione va il nostro emendamento approvato al Dl Infrastrutture: salviamo dal blocco per la circolazione dei veicoli diesel Euro 5 il Piemonte e le regioni della Pianura Padana». Per la deputata della Lega, Elena Maccanti: «Abbiamo così evitato una misura profondamente iniqua, figlia delle folli direttive europee sul clima, che avrebbe messo in ginocchio famiglie, lavoratori e imprese».
Fonte: Il Sole 24 Ore