difesa, ambiente e asset russi

difesa, ambiente e asset russi

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

BRUXELLES – Il vertice europeo di oggi (e possibilmente di domani) qui a Bruxelles giunge in un momento delicato. Deve servire, nelle speranze dei paesi membri e delle istituzioni comunitarie, ad indicare la direzione dei prossimi mesi e anche anni, in particolare nel campo della difesa e dell’ambiente. Il negoziato diplomatico di questi ultimi giorni ha messo nero su bianco un primo compromesso, costruttivo su molti fronti. Alcuni punti, tuttavia, restano controversi.

Sul fronte della difesa, i Ventisette dovrebbero fare propria la tabella di marcia presentata dalla Commissione europea la settimana scorsa. Il canovaccio di conclusioni prevede che il Consiglio europeo inviti i paesi membri a organizzare entro fine anno gruppi di lavoro nei «settori prioritari» in modo da avviare progetti concreti «nella prima metà del 2026». I principali programmi sono di scudo spaziale, di muro anti-droni e di difesa anti-missilistica.

Il summit di oggi, a cui parteciperà il presidente Volodymyr Zelensky, sarà l’occasione per ribadire l’appoggio dell’Unione europea all’Ucraina nella sua guerra contro la Russia (un 19mo pacchetto di sanzioni contro Mosca è pressoché pronto). In questo contesto, il Consiglio europeo dovrebbe anche dare mandato alla Commissione europea perché presenti una proposta che preveda l’uso della liquidità generata dagli attivi russi congelati al momento dello scoppio del conflitto.

Fonte: Il Sole 24 Ore