Difesa europea: Bruxelles lancia la Schengen militare

Difesa europea: Bruxelles lancia la Schengen militare

Corrispondente a Bruxelles

Nell’ambito di un rafforzamento della difesa a livello comunitario, la Commissione europea ha proposto ieri un testo legislativo con l’obiettivo di facilitare la mobilità di truppe e di armi attraverso i paesi membri. Tra le altre cose, il progetto – uno dei pilastri del programma di riarmo europeo da qui al 2030 – prevede l’ammodernamento di quattro corridoi continentali, puntellati da 500 punti di passaggio. L’investimento è stimato a circa 100 miliardi di euro.

«L’obiettivo – ha detto l’Alta Rappresentante Kaja Kallas – è che le truppe siano al posto giusto al momento giusto». In buona sostanza l’iniziativa getta le basi per una Zona Schengen in campo militare. Prevede tra le altre cose una riduzione dei tempi per ottenere l’autorizzazione per il transito alla frontiera – da 45 a tre giorni; maggiore collaborazione tra i paesi membri nel trasporto di truppe e materiale; e la nascita di un quadro che regoli la reazione europea dinanzi a una emergenza.

A proposito di quest’ultimo aspetto, la Commissione si è sentita di precisare: «A dimostrazione dell’urgenza operativa, nelle operazioni di trasporto militare gli Stati membri dovranno poter revocare in via temporanea le restrizioni nazionali sul cabotaggio, i tempi di guida e i periodi di riposo, nonché le restrizioni basate sul controllo del rumore e sull’inquinamento atmosferico nei porti e negli aeroporti, così come le prestazioni ambientali dei veicoli in determinati tratti stradali».

Fonte: Il Sole 24 Ore