Dinosauri e artiste animano le aste da Phillips e Christie’s
La settimana d’asta newyorkesi è proseguita il 19 novembre nel pomeriggio da Phillips e in serata da Christie’s, con due cataloghi distinti dalle aspettative più contenute rispetto alle collezioni disperse nelle due serate precedenti.
Grazie anche alla profusione di garanzie di parte terza, che potrebbero aver aiutato diversi lotti evitando invenduti, i risultati complessivi sono soddisfacenti nonostante una significativa riduzione del numero di compratori e di rilanci, fatta salva qualche eccezione.
Il catalogo di Phillips
Phillips ha offerto 33 lotti con tre temi: l’arte del ‘900, quella contemporanea recentissima e la novità: dinosauri e fossili. I risultati di questa inusuale combinazione hanno visto un ricavo complessivo di 67,3 milioni di dollari per i 31 lotti venduti, grazie anche a due realizzi oltre la soglia dei 10 milioni: un dittico di Francis Bacon del 1967 che ha per protagonisti Isabel Rawsthorne e George Dyer, spesso presi a modello per le sue opere, che ha raggiunto 16 milioni di $ con la commissione, entro la stima garantita di 13-18 milioni, e una grande composizione dai colori solari di Joan Mitchell del 1957-58 che sfiora la stima alta a 14,3 milioni di dollari. Il lavoro di Mitchell non era garantito, a differenza di altri 16 lotti, la metà del catalogo, fra cui praticamente tutti gli altri lotti milionari, di cui sei probabilmente finiti ai rispettivi garanti in assenza di ulteriori rilanci.
Due lavori di Basquiat garantiti portano 5 milioni in totale, di cui 3,8 milioni di dollari per ‘Exercise’ del 1984 (stima 3-5 milioni di $), e 1,2 milioni di dollari per una carta del 1982 che raggiunge la stima alta con le commissioni. Finisce forse al garante un dripping di Pollock del 1947 a 3,5 milioni con le commissioni, mentre il lotto precedente, uno scheletro fossile di giovane triceratopo di 66 milioni di anni fa in condizioni eccezionali di conservazione scatena rilanci fino a raggiungere 5,4 milioni di dollari.
L’unica opera recente fra i primo dieci realizzi, una composizione a toni di blu di Mark Tansey del 2012, scatena una delle poche gare di rilanci superando la stima non garantita a 4,6 milioni di dollari.
Resta al palo, invece, una tela di Jadè Fadojutimi del 2022 stimata 800mila-1,2 milioni di dollari, mentre la 45enne Firelei Baez ottiene il suo primo record della serata con un lavoro del 2014 che ha superato la stima garantita a 645mila $ con le commissioni, superato poche ore dopo nell’asta da Christie’s.
Record al femminile da Christie’s
Il catalogo di 45 lotti battuti in serata da Christie’s hanno portato un ricavo di 123,6 milioni di dollari, con un solo lotto invenduto e poche gare a colpi
di rilanci. La sequenza dei primi 19 lotti (di cui 16 garantiti da terzi e tre dalla casa d’asta) ha visto la dispersione della collezione della coppia di mecenati Stefan Edlis (recentemente scomparso) e Gael Neeson, un insieme di opere concettuali, Pop Art, e design che riflettono il loro approccio eclettico, per un realizzo totale di 49,2 milioni di dollari, fra cui spicca uno dei tre lavori di Warhol offerti e tutti venduti oltre le stime alte: ‘The Last Supper’ omaggio del 1986 al Cenacolo di Leonardo, che supera la stima alta a 8,1 milioni di dollari con le commissioni.
Forte interesse e rilanci prolungati anche per uno dei primi ‘Film Still’ di Cindy Sherman del 1978, una foto in bianco e nero che la vede protagonista, che triplica la stima alta a 2,3 milioni di dollari, nonché per i tre lavori di design di Diego Giacometti, il cui tavolino basso con volpi del 1974 viene lungamente conteso fino a 4,5 milioni di dollari con le commissioni, tre volte la stima bassa.
L’unico lotto a superare la soglia dei 10 milioni è ‘RIOT’ di Christopher Wool, classica scritta a caratteri cubitali a smalto su alluminio del 1990, che ha raggiunto i 19,8 milioni di dollari con le commissioni, sfiorando la stima alta. Ad esso è seguito il ritratto dai toni cupi di Kerry James Marshall del 2007, che supera la stima alta a 7,1 milioni di dollari con le commissioni, grazie anche alla retrospettiva in corso alla Royal Academy a Londra, e nonostante fosse rimasto invenduto un suo lavoro in asta ieri.
Fonte: Il Sole 24 Ore