Disgelo su Nexperia, riparte l’export di chip cinesi verso l’Europa
Schiarita potenzialmente decisiva nel braccio di ferro sul produttore di semiconduttori Nexperia che da settimane contrappone l’Olanda alla Cina, minacciando una catena di fornitura chiave per il settore automobilistico europeo. Pechino, come ha confermato il premier olandese Dick Schoof, ha allentato l’export sui chip, aprendo la strada a un dietrofront del governo olandese sulla decisione di fine settembre di prendere il controllo dell’azienda (con sede centrale nei Paesi Bassi ma di proprietà della cinese Wingtech Technology) per motivi di sicurezza nazionale, ossia l’accesso a tecnologie cruciali. Era stata proprio questa decisione – giustificata con una legge di settant’anni fa e accompagnata dalla sospensione del presidente cinese del gruppo, Zhang Xuezheng – a innescare la reazione di Pechino, con il blocco delle esportazioni in Europa.
Anche i responsabili di diverse case automobilistiche hanno confermato che i chip, critici per il controllo dell’alimentazione, hanno effettivamente ripreso ad essere spediti dallo stabilimento cinese di Nexperia. Dopo aver ricevuto questa settimana una licenza di esportazione dalla Cina, Aumovio SE, azienda tedesca di componentistica che rifornisce Volkswagen, Stellantis e BMW ha spedito semiconduttori Nexperia e componenti che li contengono, secondo quanto ha dichiarato l’amministratore delegato, Philipp Von Hirschheydt. L’ad ha aggiunto di essere stato informato che venerdì il ministero del Commercio cinese ha revocato il divieto di esportazione più ampio imposto a Nexperia.
Anche Honda, il secondo produttore automobilistico giapponese, ha segnalato movimenti nelle sue consegne.
Già giovedì sera del resto, il ministro degli Affari economici olandese, Vincent Karremans, si era detto ottimista sulla ripresa. «L’Olanda – aveva detto – monitorerà da vicino e sosterrà questi sviluppi, e farà i passi che saranno necessari da parte sua». Una dichiarazione che l’agenzia Bloomberg ha letto come un segnale che il ministro è pronto a revocare il provvedimento di fine settembre, anche se mancano per il momento conferme ufficiali da parte dell’Aja in questo senso.
«Accogliamo con grande favore l’allentamento delle tensioni e il proseguimento dei negoziati tra i Paesi Bassi e la Cina su questo tema», ha dichiarato Luisa-Maria Spoo, portavoce del ministero dell’Economia tedesco, durante una conferenza stampa del governo a Berlino. «Siamo in contatto con i Paesi Bassi e con le aziende interessate». Il portavoce della Commissione europea, Olof Gill, ha fatto sapere da parte sua che proseguono le discussioni sulla questione a «livello di alti funzionari», con il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic in contatto con le sue controparti.
Fonte: Il Sole 24 Ore