Disputa su Taiwan, Pechino sospende import di prodotti ittici dal Giappone
La Cina ha informato il Giappone che sospenderà le importazioni di prodotti ittici giapponesi, nell’ambito della controversia diplomatica tra i due paesi che non sembra destinata a sanarsi in tempi brevi, dopo le dichiarazioni fatte dalla premier giapponese Sanae Takaichi, riguardo a Taiwan.
Lo riferiscono fonti governative, citate dai media locali, allargando ancora una volta le criticità per Tokyo in un settore già in crisi. La Cina aveva infatti ripreso ad acquistare prodotti dall’industria ittica giapponese appena all’inizio di questo mese, dopo aver revocato il divieto generale di importazione imposto nell’agosto 2023, quando il governo di Tokyo decise di iniziare a scaricare l’acqua trattata nel sito nucleare danneggiato dallo tsunami del 2011, nella prefettura di Fukushima.
Crisi diplomatica con Tokyo
I colloqui di martedì con il Giappone non sono riusciti ad allentare le tensioni, indicando che la disputa sui commenti della premier nipponica Sanae Takaichi su Taiwan è destinata a continuare. Liu Jinsong, a capo del Dipartimento per gli Affari asiatici del ministero degli Esteri cinese, si è detto “insoddisfatto” dell’esito dell’incontro con Masaaki Kanai, il suo omologo giapponese, giunto a Pechino negli sforzi per riannodare un dialogo, secondo quanto riportato da The Paper.
Un video diffuso dai media statali mostra l’alto diplomatico cinese lanciare un’occhiataccia alla sua controparte giapponese, al momento del commiato presso la sede del ministero degli Esteri, è circolato sui social mandarini, diventando virale e un punto critico nelle già tese relazioni tra Pechino e Tokyo.
Le relazioni sino-giapponesi si sono deteriorate da quando Takaichi, diventata la prima donna a Tokyo a salire alla premiership, ha collegato in pubblico il conflitto nello Stretto di Taiwan al potenziale dispiegamento di truppe giapponesi in forza della ’autodifesa collettiva’, provocando la rapida e furiosa rappresaglia da parte di Pechino, che considera Taipei parte “sacra” e “inalienabile” del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario.
Fonte: Il Sole 24 Ore