Distillati, così il contenitore di Ecospirits abbatte il numero di bottiglie nei bar

Ecotote è un cubo in plastica stampata a iniezione e alluminio, al cui interno si trova un’ampolla in vetro da 4,5 litri, e fornita di uno “smart pourer”, un dosatore elettronico ricaricabile via Usb, mediante il quale si possono riempire almeno sei bottiglie da 70 centilitri, il formato classico per i distillati. Lo ha lanciato a livello mondiale nel 2018 Ecospirits, una società con sede a Singapore fondata da Paul Gable e inserita dal Financial Times nelle 500 Fastest Growing Companies in Asia.

La principale finalità dell’azienda è di trovare soluzioni a minimo impatto ambientale in diversi ambiti. Ma Gable è anche a capo di uno dei principali distributori indipendenti di alcolici nel sudest asiatico e una delle prime applicazioni della filosofia di Ecospirits è proprio Ecotote, un contenitore riutilizzabile che abbatte il numero di bottiglie, ogni anno agli spirits sono destinate circa quaranta miliardi di bottiglie che generano circa ventidue milioni di tonnellate di emissioni di CO2, in circolazione nella catena distributiva: dai produttori allo smaltimento, di distillati come gin, rum e vodka.

Già presente in altri Paesi come Francia, Danimarca, Regno Unito, Svizzera e Germania e in costante espansione, Ecospirits è appena sbarcata anche in Italia grazie a un accordo tra la società madre e la genovese Velier, azienda di riferimento nel mondo dell’importazione e distribuzione di distillati e liquori. Ecospirits Italia, al 90% di proprietà Velier, è guidata da Fabrizio Galliano.
«I vantaggi dell’Ecotote sono molteplici – ci ha detto –. Si stima che questo sistema possa ridurre fino al 90% il carbon footprint legato al packaging e alla distribuzione. Il nostro impianto di confezionamento, che si trova a Novi Ligure, riceve gli Ecotote da un hub europeo, li disassembla, li sterilizza, li riempie e poi li riassembla nuovamente. A quel punto il contenitore che è resistente, maneggevole e più facile da stoccare entra nella catena distributiva e arriva al locale che può utilizzarlo per riempire più volte la bottiglia o, grazie alle diverse funzionalità dello smart pourer, usarlo direttamente per fornire dosi da cocktail. Una volta svuotato, Ecotote torna alla base e il ciclo si ripete.

Per oltre un centinaio di utilizzi, che fanno risparmiare circa un migliaio di bottiglie in vetro. «I vantaggi? Un numero decisamente inferiore di bottiglie in circolazione e minori problemi di smaltimento, un punto decisamente concreto di forza se si vuole parlare di sostenibilità ambientale», aggiunge Galliano.

L’operazione Ecotote, attualmente in fase di decollo, può già contare su una ventina di prestigiosi locali aderenti, dal cocktail bar dell’Hotel Aman di Venezia a L’Antiquario, lo speakeasy di Napoli entrato lo scorso anno a far parte della World’s 50 Best Bars e il Coconuts di Rimini.

Fonte: Il Sole 24 Ore