Dl infrastrutture, sì della Camera alla fiducia. Spiagge, diesel euro 5, autovelox, Ponte Stretto: tutte le novità

Dl infrastrutture, sì della Camera alla fiducia. Spiagge, diesel euro 5, autovelox, Ponte Stretto: tutte le novità

Stop ai divieti di circolazione per i diesel euro 5 nelle regioni del Nord. Una nuova mappatura degli autovelox. Sugli appalti, aggiustamenti sulla revisione prezzi (ma solo nei lavori), anticipo prezzi anche per i servizi di architettura e di ingegneria e norme per velocizzare la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Il decreto Infrastrutture arriva al traguardo alla Camera e si prepara a incassare il via libera anche al Senato, che non potrà modificarlo. Il testo è blindato nella strettoia della tempistica di conversione. Ecco dunque le principali novità:

Ponte sullo stretto: concessionaria con più poteri

Un emendamento all’articolo 1, per altro presente originariamente nella bozza del decreto, assegna alla Stretto di Messina, la concessionaria dell’infrastruttura di collegamento tra Sicilia e Calabria, il titolo di stazione appaltante qualificata. La nuova disposizione consente quindi, secondo la relazione illustrativa, “di operare quale stazione appaltante nella fase di progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici funzionali all’espletamento dei compiti assegnati alla società per legge dall’articolo 1 della legge 17 dicembre 1971, n. 1158” e trova la sua giustificazione “in considerazione dell’obiettivo strategico di pervenire ad una celere realizzazione dell’intervento, qualificato come opera prioritaria e di preminente interesse nazionale”. La medesima relazione sottolinea che la Stretto di Messina “pur non possedendo i requisiti correlati ad una pregressa esperienza nelle gare, risulta comunque in possesso degli altri requisiti previsti” per esercitare le funzioni di bandire le gare d’appalto direttamente sempre sotto la vigilanza di Anac. Tra le altre novità anche alcune norme sugli espropri: si autorizzano Sdm o il general contractor a stipulare, con i proprietari e con gli usufruttuari delle unità immobiliari individuate dal piano di esproprio atti di cessione del bene o del diritto reale che hanno, a norma di legge, gli stessi effetti del decreto di esproprio.

Verifiche antimafia: tutto invariato

Non trova posto, come da pronostico, la previsione di affidare le verifiche antimafia alla Struttura speciale del Viminale. Dopo lo scontro con il Colle e una dura verifica in seno alla maggioranza l’ipotesi di tornare alla carica in sede di conversione, ventilata in quei giorni dal ministero, si annunciava tutta in salita. Le verifiche sul Ponte saranno quindi affidate, come di consueto, alle strutture esistenti, a partire dalle Prefetture.

Niente blocco per i diesel

Stando alle regole ancora in vigore, dal primo ottobre 2025 in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna sarebbe scattata la limitazione alla circolazione per le autovetture e i veicoli commerciali di categorie N1, N2 e N3 diesel euro 5. Queste limitazioni avrebbero riguardato prioritariamente i Comuni sopra i 30mila abitanti. L’emendemento inserito nel decreto, che riguarda circa 1,3 milioni di veicoli, sposta in avanti l’entrata in vigore delle restrizioni, passando ad ottobre del 2026. Ma non solo: dopo quella scadenza le Regioni potranno evitare le limitazioni strutturali alla circolazione, inserendo nei loro piani di qualità dell’aria «misure compensative idonee a raggiungere i livelli di riduzione delle emissioni inquinanti coerenti» con le richieste di Bruxelles. Oltre a questo, le limitazioni avranno un perimetro differente: riguarderanno i Comuni sopra i 100mila abitanti.

Fonte: Il Sole 24 Ore