
Dpfp: Bankitalia, miglioramento conti con taglio spese, colpiti redditi
Il miglioramento dei conti pubblici, in particolare dell’avanzo primario, stimato nel Dpfp, in particolare, «è dovuto al forte calo dell’incidenza sul Pil delle spese primarie sia correnti (-0,9 punti percentuali) sia in conto capitale (-0,7 punti). I redditi da lavoro dei dipendenti pubblici contribuirebbero alla riduzione dell’incidenza della spesa primaria corrente per 0,3 punti; in rapporto al Pil scenderebbero all’8,7% nel 2028, uno dei valori più bassi dell’ultimo quarto di secolo». Lo segnala la Banca d’Italia nell’audizione sul Documento, aggiungendo che «in termini nominali la spesa per i redditi da lavoro dipendente crescerebbe in media dell’1,5% all’anno a fronte di un aumento del deflatore dei consumi privati pari all’1,8%».
Bankitalia: più ricerca e istruzione, rivedere spese fiscali
In vista della prossima manovra, ha spiegato il capo del dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia, «una riallocazione tra le diverse poste del bilancio può favorire la produttività e la crescita. Ciò accadrebbe, ad esempio, aumentando le risorse a favore di investimenti, ricerca e istruzione e contestualmente razionalizzando le spese fiscali, rimuovendo gli elementi del sistema tributario che scoraggiano la crescita dimensionale delle imprese, arginando l’erosione della base imponibile dell’Irpef».
Fonte: Il Sole 24 Ore