
Due anni fa la tragedia sottomarina del Titan, ora diventa una docuserie Netflix
L’ultima missione
Obiettivo dell’ultima missione del Titan è l’esplorazione del relitto del Titanic.
Dopo una navigazione di 640 chilometri, il Polar Prince arriva vicino al punto esatto dove si trovano i resti del transatlantico affondato nel 1912. Il 18 giugno il Titan si immerge.
A bordo ci sono cinque persone: Stockton Rush, 61 anni, fondatore di OceanGate; Hamish Harding, 58 anni, detentore di tre Guinness dei primati (uno per l’esplorazione della Fossa delle Marianne); Paul-Henry Nargeolet detto “Mr Titanic”, 77 anni, ex sommozzatore della Marina francese e direttore delle ricerche per l’azienda che detiene i diritti del Titanic, protagonista nel 1987 della prima spedizione per visitare i resti del transatlantico; Shahzada Dawood, 48 anni, vicepresidente del conglomerato pachistano Engro Corporation, specializzato nella produzione di fertilizzanti, assieme al figlio Suleman di 19 anni.
L’implosione del sottomarino
Nella sua storia operativa iniziata nel 2018, il Titan ha già fatto un’ottantina di immersioni. E anche quel 18 giugno di due anni fa tutto procede regolarmente, con contatti radio regolari dal minisottomarino alla nave madre ogni 15 minuti.
Ma dopo un’ora e tre quarti il Titan interrompe improvvisamente le comunicazioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore