E1 Series, a Miami la svolta verso uno sport globale
MIAMI – Nella capitale mondiale della nautica da diporto e dell’entertainment, la E1 Series ha vissuto il momento più importante della sua giovane storia. Al termine di due stagioni di vita e una crescita convincente, il primo campionato mondiale di motonautica patrocinato dalla più che centenaria Unione Internazionale della Motonautica (UIM), basato su imbarcazioni a propulsione elettrica, è sbarcato a Miami, segnando il debutto negli Stati Uniti e, nelle parole del Ceo italiano Rodi Basso, «una vera svolta, sportiva e culturale».
Come ha spiegato Alejandro Agag, l’uomo che ha maggiormente portato le energie pulite nelle corse (con propulsione elettrica, a batteria e idrogeno), la scelta americana non è casuale: «Se riesci negli Stati Uniti, puoi riuscire ovunque». E può dirlo a testa alta perché dal canto suo è riuscito in effetti a disputare una gara a quattro ruote, la sua Formula E, fra le strade di New York: era il sogno mai realizzato di Ecclestone con la Formula 1.
«È per noi è un momento chiave — continua Basso — perché non si tratta solo di una gara in più in calendario: è l’ingresso nel mercato nautico più grande e più dinamico del mondo, quello americano. Qui si concentra il 75% delle vendite di barche da diporto, e allo stesso tempo gli Stati Uniti sono il paese che più di ogni altro ha saputo trasformare lo sport in spettacolo, business e innovazione. Era inevitabile volerci essere, ma soprattutto era il momento giusto per farlo».
Business a parte, sul piano sportivo questa serie (che nella prima stagione ha avuto 10 team, 9 nella seconda a causa del ritiro di Perez ma ne vedrà già 11 confermati nella terza) ha offerto un livello di agonismo e spettacolo “tirati” fino all’ultimo poiché, dopo 6 gare completate nel 2025 e tanti punti a disposizione in ogni weekend, i primi quattro equipaggi della classifica provvisoria erano matematicamente ancora in lizza per il mondiale prima di iniziare l’ultimo weekend dell’anno a Miami.
Il trionfo di Team Brady, la classe di Emma Kimiläinen e un po’ di Italia sul podio
Alla fine la settima tappa del calendario 2025 della E1 Series ha consacrato ancora una volta Team Brady, con una vittoria anche nell’ultimissima prova del pomeriggio di sabato 8 novembre, confermandolo campione del mondo per il secondo anno consecutivo. La squadra fondata dall’ex fuoriclasse NFL Tom Brady – e affidata ai piloti Sam Coleman e Emma Kimiläinen – ha dominato la gara conclusiva con una prestazione senza sbavature, chiudendo davanti a Team Rafa, la formazione di Rafael Nadal, e a Blue Rising. Da segnalare la presenza di due piloti legati all’Italia nella top 3 finale. Il pilota di sesso maschile di Rafa Nadal è Tom Chiappe che, come si deduce dal cognome, ha il nonno nato in provincia di Genova. È uno dei pochi provenienti dalla motonautica, dove ha militato sin da bambino grazie a suo padre, un valido protagonista della F1H20 per un paio di decenni. E poi c’è Sara Misir, che parla l’italiano correntemente e vive a Rimini: lei però proviene dal mondo delle quattro ruote e siccome anche l’anno prossimo continuerà a disputare il campionato Gt3 caraibico, al momento necessita di correre con i colori della sua nazionalità giamaicana dove ha mosso i suoi primi passi nell’agonismo a motore.
Fonte: Il Sole 24 Ore