
Eberhart: «La volontà di Lufthansa è salire al 90% di Ita entro giugno»
Lufthansa è sempre più vicina ad esercitare l’opzione di aumentare la sua quota in Ita Airways di un ulteriore 49% da esercitare entro giugno 2026. «C’è la volontà di esercitare questa opzione entro giugno», ha detto l’amministratore delegato e direttore generale di Ita Airways Joerg Eberhart, decisione che dovrà, comunque, ottenere il via libera da parte del board del gruppo tedesco che attualmente controlla una quota di minoranza del 41%. Per questa seconda opzione non si passerà da un aumento di capitale: secondo quanto prevede il contratto, al Mef verranno versati 325 milioni di euro e garantito il mantenimento di una quota del 10%. «Solo a quel punto Ita potrà avantaggiarsi completamente dell’integrazione accedendo ai contratti di Lufthansa con i fornitori» opportunità che al momento le è esclusa.
I numeri
L’ad Eberhart e il presidente Sandro Pappalardo hanno parlato nel corso di una conferenza stampa al TTG di Rimini, la fiera annuale sul turismo, dove sono stati illustrati i dati dei primi nove mesi di Ita Airways: 12,6 milioni di passeggeri trasportati, in linea con lo scorso anno, di cui 2 milioni sui collegamenti di lungo raggio, con un load factor medio dell’83,4% (+2,5 % rispetto allo scorso anno), ricavi passeggeri a 2,17 miliardi di euro (+4% rispetto al 2024). «I risultati raggiunti finora sono soddisfacenti, e il fatto che 12,6 milioni di passeggeri abbiano scelto ITA Airways per i loro viaggi conferma la fiducia dei nostri clienti e la solidità della nostra strategia» ha commentato l’ad. «La nostra compagnia è parte integrante del turismo e del Made in Italy, valori che portiamo in tutto il mondo con eccellenza, innovazione e attenzione al cliente», ha dichiarato il presidente Pappalardo.
La carenza di capacità
In una stagione estiva avvantaggiata da una tariffa media più alta rispetto allo scorso anno, il vettore ha dovuto fare fronte alla carenza di capacità con 20 aerei parcheggiati su una flotta di 100 velivoli, a causa dei problemi ai motori P&W degli A220, A320ne e A321neo (con il produttore dei motori si sta trattando per le compoensazioni), una criticità che ha inciso sul feederaggio dei voli a lungo raggio. Possibili accordi, come ad esempio con Air Dolomiti, potrebbero sostenere il traffico verso Fiumicino.
Il buon andamento della stagione e l’aumento dei ricavi compenseranno la carenza di capacità che non dovrebbe incidere sui risultati di fine anno, prevedendo un risultato «vicino al pareggio e in linea con il budget», ha anticpato Eberhart.
Gli investimenti
Per l’aumento della flotta è stato stanziato un miliardo di euro con un nuovo aereo previsto ogni anno a partire dal 2026 fino al 2030 quando Ita Airways potrà contare su cinque nuovi velivoli tra l’A330 e l’A350, ma i ritardi di Airbus potrebbero fare slittare le consegne.
Fonte: Il Sole 24 Ore