Ecco dove mangiare gourmet all’ombra del Duomo di Milano

Ecco dove mangiare gourmet all’ombra del Duomo di Milano

Pellico 3

All’interno del prestigioso Park Hyatt Milano, in Via Tommaso Grossi, a due passi dal cuore pulsante della città, si trova Pellico 3. Guidato dallo chef Guido Paternollo, il ristorante è stato pensato come un’esperienza immersiva nella modernità culinaria, con piatti che puntano a valorizzare la materia prima attraverso tecniche di alta cucina ma mai ostentate. Paternollo, giovane ma già affermato talento, porta in tavola una cucina che dialoga con la natura e il territorio, arricchita da ispirazioni internazionali come i suoi trascorsi da Enrico Bartolini, Marc Veyrat, Yannick Alléno e Alain Ducasse.

View

Valerio Braschi, giovanissimo vincitore di MasterChef Italia (aveva appena 18 anni) è oggi una delle voci più audaci della nuova cucina italiana. Ha portato la sua energia creativa a Milano con il progetto View. Vista sul Duomo, il ristorante gioca sul doppio significato del nome: una vista mozzafiato sulla città e una visione gastronomica fuori dagli schemi. Braschi non ha paura di osare e costruisce piatti che spesso si trasformano in esperienze sensoriali, capaci di spiazzare e incantare allo stesso tempo. La sua è una cucina che fonde gioco, tecnica e sperimentazione, con una narrazione dietro ogni creazione, che racconta anche della tradizione italiana più pura.

Horto

Horto spicca per l’impronta visionaria del suo fondatore, lo chef altoatesino Norbert Niederkofler, tre stelle Michelin. Il progetto, che unisce eleganza e sostenibilità, nasce con l’intento di proporre una cucina che rispetti la natura, con particolare attenzione alla stagionalità e alla filiera corta, interpretata dallo chef Alessandro Piton. Niederkofler porta così in Duomo il suo concetto di “Cook the Mountain”, adattandolo al contesto urbano: piatti essenziali, costruiti con pochi ingredienti lavorati per esaltarne la purezza e la forza evocativa.

Da Giacomo Arengario

Situato all’interno del Museo del Novecento, Giacomo Arengario è più di un ristorante storico sulla piazza milanese: è un’esperienza che racchiude arte, storia e gastronomia in un’unica cornice. Affacciato direttamente sul Duomo, con vetrate che sembrano abbracciare le guglie, rappresenta una delle location più suggestive della città. L’ambiente rievoca lo stile elegante dei locali storici del gruppo Giacomo, con boiserie in stile. In cucina si celebra la tradizione italiana e milanese: dal risotto allo zafferano alla celebre cotoletta, passando per piatti di pesce freschissimo e preparazioni che uniscono classicità e tocchi di modernità.

Arabesque

Questo concept space che unisce libreria, design store e un bistrot a due passi da Piazza del Duomo è Nato dall’idea di Chichi Meroni, appassionata di arte, design e moda: questo ristorante è pensato come un salotto cosmopolita nel cuore di Milano. Questo è il posto ideale per chi cerca un’esperienza che unisca cultura e gastronomia, magari iniziando con una visita alla libreria o al design store e concludendo con un pranzo o una cena, lontano dal turismo più frenetico.

Fonte: Il Sole 24 Ore