
Ecco le province a rischio overtourism e quelle dove i flussi sono scarsi
Sono Rimini, Venezia e Bolzano le province dove l’overtourism si farà più sentire nel corso dell’estate 2025. Stessa situazione nelle aree di Livorno con l’isola d’Elba, Napoli con le isole del Golfo, Trento e Verona che si vanno ad aggiungere a Milano, Roma e Trieste. Sono ben dieci le realtà con un livello di sovraffollamento turistico classificato come “Molto alto”, con effetti crescenti sulla vivibilità dei territori, sulla resilienza dei sistemi locali e sulla sostenibilità complessiva delle destinazioni coinvolte. È quanto emerge dalla seconda edizione dell’Indice complessivo di sovraffollamento turistico (Icst) di Demoskopika che scandaglia diversi parametri come la densità turistica, densità ricettiva, intensità turistica, utilizzazione lorda e quota di rifiuti urbani attribuibili al settore turistico. «Crescono i flussi turistici e, con essi, aumenta anche il rischio di ingestibilità del sovraffollamento – commentano i ricercatori di Demoskopika -. Un fenomeno che, se non gestito con attenzione, può mettere in difficoltà risorse, servizi e comunità locali»
Per Rimini, Venezia e Bolzano è il secondo anno consecutivo che conquistano i gradini più alti del podio mentre le province con l’indice “alto” sono Aosta, Firenze e Siena. Qui si registra una pressione turistica marcata, notevole che va ad impattare sulle risorse locali. La situazione è preoccupante e richiede interventi mirati per regolare i flussi.
Situazione diametralmente opposta nelle province di Rieti, Benevento, Reggio Calabria, Isernia, Avellino e Campobasso: qui il turismo di massa non è problema e si registrano effetti contenuti sulle infrastrutture e la qualità della vita dei residenti. A colpire, tra gli indicatori di dettaglio, sono soprattutto i dati su densità e intensità turistica, che evidenziano le aree a più alta concentrazione di pressione antropica. Rimini e Venezia svettano nella classifica per densità turistica, con rispettivamente oltre 17mila e quasi 16mila presenze per chilometro quadrato. Sempre Rimini detiene anche il primato nazionale per produzione pro capite di rifiuti urbani legati al turismo: 76,8 chilogrammi per turista, a fronte degli appena 0,5 chilogrammi registrati a Benevento.
Sul versante dell’intensità turistica, il rapporto tra presenze e popolazione residente, secondo le analisi di Demoskopika vede al primo posto Bolzano, con quasi 69 turisti per abitante, seguita da Venezia con quasi 47 turisti per abitante. In coda, invece, Lodi, Avellino e Benevento. «L’overtourism – avvertono i ricercatori – non è più soltanto una sfida, ma è una priorità che investe la sostenibilità delle destinazioni italiane. Non riguarda solo l’esperienza del turista, ma condiziona anche la qualità di vita delle comunità locali».
L’aumento del sovraffollamento è un campanello d’allarme che impone interventi urgenti e strategici: dalla regolazione dei flussi nei periodi di punta alla promozione di mete alternative, fino a incentivare in modo più efficace i viaggi lungo tutto l’arco dell’anno, valorizzando anche i mesi tradizionalmente meno turistici. In questa direzione – precisano i ricercatori dell’Istituto – Demoskopika offre dati puntuali e analisi territoriali per supportarei decisori pubblici in una governance più equilibrata. Agire ora – concludono gli autori dello studio – è l’unica strada per garantire che il turismo resti una risorsa e non si trasformi in un fattore di crisi per i territori e per le generazioni future».
Fonte: Il Sole 24 Ore