
Ecco Plaud Note il registratore con l’AI in formato carta di credito
Finora i produttori di hardware di intelligenza artificiale non hanno trovato una quadra. La maggior parte dei tentativi di progettare dispositivi dedicati a sviluppare il potenziale dell’AI gen non sono andati benissimo. L’Humane Pin è stato un fiasco, e il Rabbit R1 è stato un flop. Sembra che l’AI sia destinata a restare un’app da scaricare sul telefonino o sui propri gadget personali. Plaud Note è il primo hardware che smentisce questi primi segnali. Si tratta di un registratore vocale delle dimensioni di una carta di credito. Sta dappertutto, lo puoi agganciare con un magnete (in dotazione) allo smartphone ed è pure elegante. Lo ha realizzato Plaud AI, una startup tecnologica fondata alla fine del 2021, con sede a San Francisco (USA), che vanta oltre un milione di utenti. Oltre al Note ha realizzato un dispositivo indossabile pensato per registrare e sintetizzare in movimento.
Ho provato il Plaud Note sostanzialmente per ricordare cose e prendere appunti vocali. E nel corso di una riunione. Mentre registra possiamo continuare a usare lo smartphone ed è questo un grande vantaggio rispetto alle altre app. Si solito quando aprite un’app che registra o riproduce suoni, la registrazione dello smartphone si ferma.
Complessivamente entrambi i test sono andati molto bene. Plaud Note premendo un bottoncino può utilizzare una tecnologia di conduzione ossea per catturare l’audio dal dispositivo, e quindi è in grado di registrare anche le telefonate. La qualità non è sempre altissima ma funziona.
Il dispositivo promette 30 ore di registrazione e la batteria dura tra i 40 e i 60 giorni. Effettivamente non ho mai dovuto ricaricare. Il «dettato» è andato bene. Dopo un po’ cominci ad abituarti a scrivere parlando, e per chi di mestiere fa il giornalista non è affatto male. Con Plaud Note ho poi registrato la riunione e mi ha fornito una trascrizione accurata di tutto ciò che è stato discusso. Attualmente al prezzo di 169,90 euro. Esiste un piano iniziale gratuito, senza alcun costo. Il piano Starter gratuito offre 300 minuti di trascrizione al mese, supporto per 112 lingue. Puoi anche sottoscrivere un piano di abbonamento annuali (110,99 euro annuali per quello Pro, 249,99 euro per quello illimitato, ma ci sono dei bundle per abbassare il costo).
Cosa non va? La trascrizione è lenta, mancano integrazioni native con Zoom, Teams o Google Meet, e il prezzo è elevato. Complessivamente è senza dubbio un ottimo registratore digitale con l’intelligenza artificiale e, se lavori con le parole, fa il caso tuo. Nasce come strumento di lavoro. Negli altri casi ci sono le trascrizioni che si possono ottenere con Apple Intelligence nei dispositivi di Cupertino, o l’app Registratore di Google sui Pixel, che funziona davvero bene sia nei telefonini Pixel che nel Pixel Watch. È possibile ottenere funzionalità simili anche da molte altre app. La domanda è quindi: chi ha davvero bisogno di un registratore vocale dedicato?
Fonte: Il Sole 24 Ore