Egm ai raggi X: Arterra Bioscience vede un balzo dei ricavi del 29,2%
Più giovani e belli con Arterra Bioscience. L’azienda napoletana attiva nella ricerca e sviluppo di principi attivi “green” nel settore della cosmesi ha chiuso i primi 9 mesi del 2025 con un balzo dei ricavi pari al 29,2% a 3,58 milioni, di cui 3,06 derivanti dalla vendita di materie prime cosmetiche. Risultato questo che migliora ulteriormente l’incremento del 14,2%, a 2,57 milioni, evidenziato al 30/6/2025 (anche in questo caso la quasi totalità dei ricavi, vale a dire 2,2 milioni, derivava dalla vendita di materie prime cosmetiche).
Ma soprattutto nel primo semestre 2025 l’ebitda è più che raddoppiato, balzando da 486.000 euro a 1,18 milioni, l’ebit è passato da 326.600 euro a 1,04 milioni e l’utile netto da 517.000 euro a 1,08 milioni. Il tutto certamente anche grazie a un forte aumento dei contributi in conto capitale (passati da circa 309.000 a quasi 600.000 euro) di cui la società beneficia abitualmente per i suoi progetti di ricerca agevolati, ma non solo: l’occupazione è nel frattempo salita da 30 a 37 dipendenti in media (ed il costo del lavoro è parallelamente aumentato dell’8,4% a 926.000 euro, in misura quindi inferiore alla crescita del giro d’affari) mentre gli ammortamenti sono diminuiti da 160.000 a 141.000 euro.
I numeri
A fine giugno 2025 Arterra Bioscience disponeva inoltre di liquidità netta per 5,7 milioni, in lieve aumento rispetto ai 5,6 milioni di fine 2024 nonostante il pagamento di un monte dividendi di circa 847.000 euro (0,13 euro per azione) a valere sull’esercizio 2024. Il pay-out è stato pari al 63% dell’utile netto di 1,33 milioni, ma in realtà il dividendo è stato pagato mediante parte della riserva utili portati a nuovo; sono stati invece accantonati 1,07 milioni a un’apposita riserva dedicata e vincolata alla specifica normativa prevista dalla Legge di Bilancio 2025 per “Ires premiale” (riduzione di quattro punti percentuali, dal 24% al 20%), dell’aliquota Ires applicabile al reddito d’impresa dichiarato per l’esercizio 2025.
Dato che l’”Ires premiale” è condizionata anche ad altri requisiti, vale a dire la crescita media dell’occupazione e la destinazione di almeno il 30% dell’utile accantonato a investimenti rilevanti, Arterra Bioscience rientra decisamente nei parametri per usufruire di questo beneficio.
Ciò che conta però sono soprattutto le prospettive future. A inizio novembre 2025 la big della cosmesi italiana Intercos ha annunciato che la partecipata Vitalab Srl ha presentato due nuovi principi attivi per la cura della pelle, Vita NiaCeraMine (derivato dall’issopo, pianta medicinale nota fin dall’antichità, che combatte l’iperpigmentazione) e Vita PeptiBloom (estratto dalle cellule staminali di peonia, offre risultati simili al retinolo stimolando la sintesi del collagene).
Fonte: Il Sole 24 Ore