
Egm ai raggi X: Porto Aviation vede balzare i ricavi del 26,1%
Volano i ricavi di Porto Aviation Group nell’esercizio 2024. Sono infatti balzati del 26,1% a 3,79 milioni, di cui 3,62 per vendita prodotti ed in particolare 13 aerei ultraleggeri in gran parte “Made in Italy”, precisamente a Cremella in provincia di Lecco (le fusoliere in carbonio vengono realizzate dalla controllata serba Aerotec Composites Doo). Il valore della produzione è salito del 27,2% a 4,87 milioni anche per effetto di una variazione positiva delle rimanenze su lavori in corso passata da 72.000 a 383.000 euro. A fine 2024 erano infatti in produzione altri 8 velivoli. Inoltre la società ha beneficiato di un contributo in conto esercizio di 324.000 euro erogato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (relativo al sostegno alle imprese aeronautiche) e del bonus Ipo per 261.400 euro.
I numeri
Ma come spesso accade, non è facile reperire manodopera specializzata nel settore, soprattutto meccanici qualificati e lavoranti del carbonio. Il costo del lavoro è così balzato del 50,7% a 1,24 milioni (a fine 2024 Porto Aviation Group contava 27 dipendenti, di cui 16 operai industriali) ed anche i costi per consumi di materie prime hanno superato 2 milioni (+41,7%); meno accentuato l’incremento dei costi per servizi con un +21% a 997.000 euro.
Ne è quindi derivato un ebitda in flessione del 14,1% a 504.000 euro e un ebit del 23,9% a 244.300 euro. L’utile netto però, pari a 238.500 euro, è salito del 20,2% soprattutto grazie a un’incidenza fiscale scesa dal 37,7% al 13,1%, a seguito di imposte differite in diminuzione da 81.900 a 25.800 euro. Porto Aviation Group è così stata in grado di pagare agli azionisti un dividendo di 0,048249 euro per azione (dal 14 maggio 2025), per un monte dividendi complessivo di circa 113.300 euro corrispondente a un pay-out del 47,5%. Un analogo ammontare è stato destinato a riserva straordinaria.
Il buy-back
A fine giugno 2024 è stato avviato un programma di buy-back per un controvalore di massimi 300.000 euro (e una percentuale non superiore al 2,09% del capitale sociale), che è stato concluso il 3 febbraio 2025 per una percentuale dell’1,47% del capitale sociale ed un controvalore di circa 140.000 euro. Questa operazione è finalizzata a programmi di stock option ed anche a costituire un “magazzino titoli” da impiegare per eventuali acquisizioni o conclusioni di accordi con partner strategici.
La società non ha certamente problemi finanziari, dato che al 31/12/2024 disponeva di una liquidità netta di 1,06 milioni, in forte aumento rispetto ai 741.300 euro di fine 2023. E la maggior parte dei debiti finanziari è rappresentata da un finanziamento agevolato a tasso zero ex Legge 808 (sempre riferita al sostegno alle imprese aeronautiche) con rimborso annuale a 7 anni a partire dal 2026.
Fonte: Il Sole 24 Ore