
Einstein Telescope, 91 manifestazioni di interesse
La sfida dell’Einstein Telescope coinvolge le aziende. E alla chiamata della Regione rivolta alle aziende sarde per lo sviluppo di tecnologie abilitanti nell’ambito del progetto ET, si sono presentati 78 operatori che hanno depositato 91 manifestazioni di interesse.
Gli ambiti tecnologici che hanno suscitato maggiore interesse riguardano la realtà virtuale e intelligenza artificiale, il monitoraggio ambientale indoor e outdoor, e la coibentazione di tubi a vuoto. Le imprese hanno sede prevalentemente nelle province di Cagliari, Nuoro, Sassari, con presenze anche a Oristano e nel Sud Sardegna. Inoltre, sono state presentate tre proposte da aziende che operano nella penisola.
Un punto di partenza
«Il grande riscontro ottenuto dalla manifestazione di interesse, è un segnale forte che dimostra quanto il nostro tessuto produttivo sia pronto a cogliere la sfida dell’innovazione e a collaborare con il mondo della grande ricerca scientifica – sottolinea Giuseppe Meloni, assessore alla Programmazione e vice presidente della Regione -. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di definire un quadro dettagliato del potenziale interesse espresso dalle imprese operanti in Sardegna nei diversi ambiti tecnologici, allo scopo di orientare in modo più efficace le possibili future attività a sostegno del progetto ET – che la Sardegna è candidata a ospitare nell’area intorno all’ex miniera di Sos Enattos, a Lula – oltre che rafforzare le connessioni con il sistema produttivo regionale». Il progetto, prevede l’installazione di un rilevatore di onde gravitazionali (il misuratore che si sviluppa in un triangolo con una dimensione di 10 chilometri per lato) che l’Italia è candidata a ospitare nella gallerie a oltre 100 metri di profondità nella miniera di Sos Enattos in Sardegna. Un sito definito dagli esperti e ricercatori «ideale» e che vede l’Italia in competizione con un altro nel Limburgo, la zona situata tra Paesi Bassi, Belgio e Germania.
La sfida dell’ET
Fonte: Il Sole 24 Ore