
Enac: entro l’estate 2026 liquidi a bordo oltre i limiti in tutti gli aeroporti
E’ caos negli aeroporti italiani ed europei sul tetto dei 100 ml per i liquidi da portare a bordo. Sapere prima di partire se lo scalo ha installati gli scanner Smiths Detection, autorizzati dalla commissione Ue per consentire ai passeggeri di portare in aereo nel bagaglio a mano più di 100 ml di liquidi, gel e aerosol non è facile.
Gli scali di Roma Fiumicino, Milano Linate, Milano Malpensa, Bologna, Torino sono quelli già adeguati alle nuove regole, ma attenzione ai Terminal. E’ una ulteriore difficoltà perché nello stesso aeroporto possono esserci sistemi diversi di controllo, come nel caso di Milano dove all’aeroporto di Linate e Malpensa Terminal 1 si possono trasportare liquidi, aerosol e gel in singoli contenitori di capienza massima di 2 litri, senza la necessità di separarli dal bagaglio a mano. Mentre al Terminal 2 di Malpensa rimangono in vigore le regole precedenti per cui è consentito il trasporto di liquidi in singoli contenitori di capacità non superiore a 100 ml, all’interno di sacchetti di plastica trasparente e separati dal bagaglio a mano. Fanno eccezione i passeggeri che utilizzano il passaggio prioritario, fast track a pagamento del Terminal 2, per i quali si applicano le nuove disposizioni.
Lo stesso succede all’aeroporto di Torino dove le nuove regole si applicano solo per i passeggeri che utilizzano il passaggio prioritario, fast track, anche in questo caso a pagamento, mentre per tutti gli altri passeggeri rimangono in vigore le precedenti limitazioni.
Il problema degli scanner
In questo variegato sistema che vale non solo per l’Italia, ma per molti scali europei, si aggiunge una ulteriore difficoltà per le società di gestione che hanno già installato nuovi scanner, ma di marca diversa da quella autorizzata dalla Ue, per cui restano in vigore le vecchie regole. Lo spiega il direttore generale di ACI Europe, Olivier Jankovec in una nota che chiede alla Ue di fare presto ad autorizzare tutti i sistemi di controllo: «Ci sono altri produttori di apparecchiature di sicurezza che hanno sviluppato una tecnologia simile con capacità di screening avanzate per i bagagli a mano e attendono con ansia che l’UE testi e ricertifichi le loro apparecchiature. Tuttavia, non c’è assolutamente alcuna visibilità su quando tali test e ricertificazioni saranno effettuati». Di conseguenza, gli aeroporti che hanno investito e implementato queste altre apparecchiature di sicurezza sono costretti a mantenere il limite di 100 ml per il trasporto dei liquidi.
A questi scali, si affianca una consistente fetta di aeroporti che non ha investito di alcuna di queste nuove tecnologie, per cui restano valide le vecchie regole. Che cosa succederà lo spiega il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma che intervistato dall’Adnkronos, ha garantito che «entro l’estate del 2026 in tutti gli aeroporti sarà possibile portare a bordo degli aerei i liquidi oltre l’attuale tetto dei 100 ml». Certo, ma come potrà avvenire? Il problema sta nell’adeguare i sistemi alle nuove macchine che sono molto costose e non tutti gli aeroporti italiani, ad esempio quelli di media dimensione con un flusso di traffico meno capiente, saranno in grado di sostenere questi investimenti . Spiega Di Palma: «Dove le macchine non sono adeguate è chiaro che il controllo è ancora quello tradizionale». Il problema non è solo degli aeroporti, ma «anche di produzione, da parte delle industrie, dei nuovi macchinari per effettuare i controlli. Da parte nostra, faremo in modo che gli aeroporti acquisiscano nel più breve tempo possibile i macchinari per facilitare l’ingresso anche con i liquidi superiori a 100 millilitri».
Fonte: Il Sole 24 Ore