Eni ha chiuso il suo ufficio di rappresentanza in Russia
Il gruppo petrolifero italiano Eni ha chiuso il suo ufficio di rappresentanza in Russia. Lo ha annunciato oggi l’agenzia di informazioni russa, Interfax.
I motivi della chiusura
La chiusura è la conseguenza della perdita, da parte di Eni, dell’accreditamento da parte del governo russo: il permesso è stato revocato due giorni fa, il 5 giugno, secondo il Registro statale delle filiali accreditate e degli uffici di rappresentanza di persone giuridiche straniere (Rafp).
Contattati in merito, da Eni sottolineano che la cosa è poco rilevante perché avevano già interrotto quasi tutte le attivita. Comunque confermano la chiusura degli uffici di rappresentanza a Mosca,
La storia
L’ufficio di rappresentanza dell’Eni a Mosca era stato inaugurato nel Duemila ed era una delle creazioni di Vittorio Mincato: all’epoca la compagnia pubblica aveva interessi strategici in Russia che poi porteranno al famoso accordo con Gazprom sulle forniture di gas, sotto il Governo Berlusconi. Attualmente, la sede russa di Eni era guidata dal kazako Nurzhan Kamalov, nominato pochi mesi fa, lo scorso gennaio. Kamalov è anche direttore generale di Eni Energy LLC, con sede a Mosca, che fornisce servizi di supporto amministrativo alle società del gruppo, tra cui, di recente, Eni Energy Russia B.V. ed Eni Trade and Biofuels SpA.
Fonte: Il Sole 24 Ore