Epstein files, oggi il voto della Camera Usa sulla pubblicazione. Passo indietro di Larry Summer

Epstein files, oggi il voto della Camera Usa sulla pubblicazione. Passo indietro di Larry Summer

“I Repubblicani alla Camera dovrebbero votare a favore della pubblicazione dei file sul caso Epstein, perché non abbiamo nulla da nascondere”. Con questo messaggio, diffuso su Truth Social, il presidente Usa Donald Trump ha segnato una brusca inversione di rotta su uno dei temi più spinosi per la sua amministrazione, dopo mesi trascorsi a tentare di bloccare il voto sulla divulgazione dei dossier del Dipartimento di Giustizia riguardanti il defunto finanziere e condannato per abusi sessuali Jeffrey Epstein.

La svolta arriva mentre decine di deputati repubblicani sembrano intenzionati a sfidare le indicazioni del tycoon, pronti a votare con i democratici una misura bipartisan – promossa dai deputati Thomas Massie (Gop) e Ro Khanna, democratico – attesa oggi in aula alla Camera dei rappresentanti. Il disegno di legge atteso al voto impone al Dipartimento di Giustizia di rendere pubblici i fascicoli sul defunto finanziere Jeffrey Epstein, ed è il culmine di uno sforzo durato mesi che ha superato l’opposizione del presidente Donald Trump e della leadership repubblicana.

L’inversione a U di Trump sul caso Epstein – finanziere con ottime conoscenze che si è suicidato in prigione mentre era in attesa di processo nel 2019 con l’accusa di aver abusato sessualmente e trafficato ragazze minorenni – al punto di chiedere ai Repubblicani di votare a favore della pubblicazione del dossier del finanziere pedofilo, garantisce che la Camera approverà il disegno di legge con un margine schiacciante. Ed esercita ulteriore pressione sul Senato affinché approvi la legge in seconda lettura.

L’ex segretario al Tesoro Usa Summer lascia impegni pubblici

Intanto la pubblicazione di nuovi documenti sui suoi legami con Epstein ha spinto Larry Summer, ex segretario al Tesoro sotto Bill Clinton, presidente emerito e professore dell’Università di Harvard, ad annunciare che “si ritirerà dagli impegni pubblici”. Sia democratici che repubblicani avevano chiesto a varie organizzazioni di interrompere i rapporti con Summers dopo i file diffusi dalla commissione vigilanza della Camera hanno mostrato scambi di email tra i due, inclusa una in cui il defunto finanziere si definiva il “wing man” (la spalla, nel senso di uno che aiuta a rimorchiare, ndr) di Summers.

Fonte: Il Sole 24 Ore