Esg e aziende sportive, focus su un settore molto polarizzato

Esg e aziende sportive, focus su un settore molto polarizzato

Qualcuno è già allineato agli standard internazionali, molti altri, invece, non hanno ancora raggiunto i livelli minimi di governance sostenibile. E’ un quadro «fortemente polarizzato» quello che emerge dalla prima ricerca nazionale promossa da Green Media Lab con il supporto di Italian Outdoor Group, dedicata allo stato di maturità Esg del comparto sportivo, presentata in occasione della undicesima edizione di Outdoor & Running Business Days, l’evento trade di riferimento In Italia per il mercato outdoor e running organizzato dal gruppo MagNet, editore tra gli altri di Outdoor Magazine.

Lo studio

Lo studio ha preso in esame venti realtà italiane (Tecnica, Vibram, La Sportiva, Grisport, Scarpa, Montura, Oberalp, F.lli Campagnolo, Ferrino, Aku, Garmont, Manifattura Valcisom/ Karpos Outdoor, Asolo, Garsport, C.A.M.P., Kong, Mondeox, Zamberlan, Crazy, MGM) con fatturato superiore ai dieci milioni di euro, «valutandole sulla base di dieci indicatori chiave, tra cui la presenza di un piano strategico Esg, l’adozione di pratiche di eco-innovazione, la gestione della filiera produttiva, la strategia climatica e le politiche di Diversity & Inclusion».

«Con questa ricerca, Green Media Lab vuole offrire uno strumento concreto per mappare il livello di maturità del settore Sport & Outdoor sui temi Esg – commenta – Daniele DeNegri, Ceo di Green Media Lab -. I risultati parlano chiaro: il panorama è ancora fortemente polarizzato tra realtà strutturate e aziende che faticano ad avviare un percorso solido. Il nostro impegno è quello di stimolare consapevolezza, accompagnare il cambiamento e promuovere una cultura della sostenibilità capace di generare impatto reale e di essere comunicata con efficacia trasformandosi in una leva strategica di competitività».

Performance da migliorare

A integrazione dell’indagine, è stata realizzata anche una fase qualitativa, rivolta alle aziende con le performance Esg più basse, attraverso una consultazione dedicata con l’obiettivo di indagare le ragioni «della scarsa o mancata comunicazione degli impegni ambientali e sociali».

Fonte: Il Sole 24 Ore