espansione e proteste tra rumore e impatti ambientali

espansione e proteste tra rumore e impatti ambientali

L’aeroporto? Vicino alle città, ma non alle case. Perché, se per un verso avere lo scalo a pochi minuti dal centro abitato è un vantaggio e un elemento positivo, per un altro, la vicinanza di aerei che atterrano o decollano a breve distanza dalle abitazioni non è sempre confortevole. Non a caso la discussione sulla presenza degli aeroporti vicini ai centri abitati è da tempo al centro di un confronto tra organizzazioni di cittadini e istituzioni.

Dal rumore all’espansione

Uno degli elementi posti al centro del dibattito riguarda il rumore. Per questo motivo in qualche aeroporto sono stati modificati arrivi e partenze di notte.

C’è poi un altro elemento che interessa abitanti, amministrazioni comunali e società di gestione degli scali aeroportuali: la crescita delle città e degli aeroporti. Argomento al centro della discussione anche tra le organizzazioni professionali.

L’ordine degli architetti

«L’espansione degli aeroporti rappresenta la necessità di potenziare e implementare il trasporto veloce – dice Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli architetti di Roma e Provincia – questa attività va poi contestualizzata e armonizzata con il contesto in cui si inserisce». Secondo il presidente dell’ordine degli architetti, per evitare di cadere nella sindrome di Nimby, è necessario avviare un percorso che prevede quattro step.

Fonte: Il Sole 24 Ore