
Estate calda per le tariffe aeree: tornano a salire con prenotazioni in calo
Tornano a salire le tariffe dei biglietti aerei in una estate piena di tensioni per il calo dei viaggi Transatlantici, i conflitti in Medio Oriente, la chiusura degli spazi aerei per motivi di sicurezza: in Italia gli aumenti vanno da un massimo del 48,1% per un biglietto di andata in economy class per la Danimarca e del 41,4% per la Svezia, a un minimo di incremento del costo aereo del +7,2% per la Grecia e del +7,3% per l’Irlanda, passando per il 35,8% della Spagna, il 10,3% del Portogallo e il 25,7% dell’Inghilterra. In media le tariffe per i viaggi intra Europei sono salite del 20,3% considerando il mese di aprile favorito dalla forte domanda di viaggi per il periodo pasquale, secondo i dati di Cirium, la società di analisi del settore aeronautico che per la sua analisi ha preso in considerazione un ampio ventaglio di fonti.
Che cosa succederà nei mesi centrali dell’estate? Cirium non si sbilancia, ma prendendo Ryanair come proxy per l’Europa, nei prossimi mesi estivi gli aumenti potrebbero attestarsi attorno al 7%, come ha annunciato il ceo della low cost Michael O’Leary recentemente, al di sotto degli incrementi del 21% visti tra aprile e giugno che hanno fatto volare i profitto della low cost del 128%, ma superiori ai costi dei biglietti visti lo scorso anno.
Se questo trend di aumento sarà confermato, dipenderà dalle prenotazioni che per quanto riguarda l’Italia al momento sono inferiori rispetto allo scorso anno, nonostante l’aumento dell’offerta da parte delle compagnie aeree. Sempre secondo Cirium, considerando le principali destinazioni italiane (Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Linate, Napoli, Catania, Bologna, Firenze, Venezia, Catania, Cagliari, Bari, Olbia, Torino e Brindisi), le prenotazioni sul mercato domestico per i mesi di luglio e agosto effettuate nei primi sei mesi dell’anno, sono in calo del 16% rispetto allo scorso anno, mentre sono stabili le prenotazioni per i viaggi europei con destinazione l’Italia.
Diverso l’andamento delle prenotazioni dagli Stati Uniti all’Italia tra luglio e agosto in calo del 9,48% mentre quelle dall’Italia verso gli Stati Uniti la riduzione si attesta al 10,53 per cento.
L’andamento del mercato italiano rispecchia quello europeo che registra un aumento di posti offerti da parte delle compagnie del 3,6% rispetto allo scorso anno con un andamento diversificato rispetto alle aree geografiche: in Nord Europa è la Finlandia a guidare la crescita, mentre la Danimarca arretra; Inghilterra e Germania hanno la maggiore offerta; nel Sud Europa, l’Italia è in contrazione insieme alla Francia, mentre Spagna e Grecia sono in crescita.
Fonte: Il Sole 24 Ore