
Eurallumina, stop Rusal alle risorse per la gestione ordinaria
Lo stop è per la gestione ordinaria, ma il rischio è che possa naufragare il progetto di rilancio da 300 milioni di euro dello stabilimento Eurallumina di Portovesme, primo anello della filiera dell’alluminio. La Rusal, società russa proprietaria dello stabilimento che sino al 2009 trasformava la bauxite in allumina ha annunciato di non essere più intenzionata a garantire l’anticipazione delle risorse per l’ordinaria amministrazione e mantenere in piedi la fabbrica. Si tratta di una somma mensile che oscilla tra i 2,2 e i 2,5 milioni di euro. A ufficializzare la posizione sono stati i dirigenti dell’Eurallumina nel corso di un incontro formale con i rappresentanti sindacali.
Somme importanti dato che, come sottolineano i sindacati, dal 2009 all’ultimo mese, il gruppo russo ha speso a Portovesme oltre 300 milioni di euro per mantenere in piedi lo stabilimento e garantire il pagamento delle integrazioni agli ammortizzatori sociali.
Fondi e azioni congelati
Al centro della vertenza ci sono due noi da sciogliere. Uno riguarda il congelamento del patrimonio dell’azienda controllata dalla russa Rusal, eseguito dal Csf (il comitato di sicurezza finanziaria) nell’ambito delle sanzioni alla Russia. Un fatto che «rallenta» tutte le operazioni che riguardano il funzionamento dell’ordinaria amministrazione all’interno della fabbrica. E le risorse disponibili potrebbero bastare giusto per i prossimi due mesi.
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Fonte: Il Sole 24 Ore