Fabri: «Meno sicurezza con il self check-in negli affitti brevi»

Fabri: «Meno sicurezza con il self check-in negli affitti brevi»

Dopo la recente sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio che ha annullato l’obbligo di identificazione in presenza, come per altro previsto da una circolare del ministero dell’Interno, degli ospiti negli affitti a breve termine sale di tono il confronto tra sistema alberghiero ed extra alberghiero. «Questa sentenza ci sorprende e desta preoccupazione, perché rischia di incidere sulla sicurezza dei cittadini e del Paese – spiega Elisabetta Fabri, presidente Confindustria Alberghi -. Il tema della sicurezza è tanto più centrale per quelle realtà prive di un presidio stabile. Vogliamo capire come si intenda raggiungere la sostenibilità e la sicurezza delle nostre città senza un quadro normativo chiaro, sia a livello nazionale che comunale, che regoli definitivamente il fenomeno, ormai dilagante, degli affitti brevi, come hanno già fatto molte città internazionali. La sostenibilità e la tutela dei nostri centri riguardano le attività turistiche, ma ancor di più le comunità dei residenti».

Il punto cruciale è la possibilità, per chi sceglie l’ospitalità degli affitti brevi, di accedere agli alloggi in modo completamente anonimo tramite self check-in. Ciò comporterà un rischio maggiore in termini di sicurezza. «Significa che gli alloggi possono essere occupati in modo anonimo e senza supervisione. Questo riguarda non solo la sicurezza degli stessi ospiti, ma anche quella dei residenti e del vicinato – sottolinea Raffael Mooswalder, direttore dell’HGV, l’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti dell’Alto Adige, che tra l’altro critica come da ciò si allarghi il divario tra i due sistemi -. Mentre le strutture ricettive devono adempiere a numerosi obblighi di legge, gli affitti a breve termine beneficiano sempre più di una zona grigia legale», Anche per questo l’HGV chiede quindi norme nazionali chiare e uniformi, per garantire sicurezza, trasparenza e equità nel settore ricettivo.

Fonte: Il Sole 24 Ore